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Patto per la Lombardia, Piloni (PD): ”Dalla Regione nessuna strategia di sviluppo per la nostra Provincia”

Il 30 marzo scorso il presidente della Regione Maroni ha scritto una lettera ai sindaci capoluogo proponendo di ripartire la fetta più grande dei soldi messi a disposizione dal governo nel “Patto per la Lombardia” (80 milioni di euro) in base alla popolazione di ciascuna provincia. Così facendo, alla provincia di Cremona, spetterebbero 3 milioni e 800 mila euro. Nessun accenno ad un’eventuale ripartizione rispetto alle priorità territoriali. Dal canto suo, il consigliere regionale Malvezzi, accettando in maniera acritica tale proposta, mette le mani avanti chiedendo che tali risorse vengano destinate per la conclusione dei lavori della Paullese e per il ponte presso san Daniele Po.

Matteo Piloni, segretario provinciale del Partito Democratico ha commentato così la notizia: “E’ ovvio che tali opere sono necessarie per i nostri territori e, come PD, chiediamo che vengano portate avanti. Non ultimo l’altro giorno nell’apposita commissione Trasporti del consiglio regionale abbiamo ribadito, attraverso il consigliere regionale Alloni che le risorse previste nel Patto per la Lombardia devono essere destinate al completamento della Paullese,  anche se lo sguardo a medio termine deve essere comunque il prolungamento della metropolitana fino a Paullo. Servono i 16 milioni e mezzo per integrare le risorse già disponibili per il nuovo Ponte sull’Adda e per il tratto da Zelo allo stesso ponte. Ma è altrettanto ovvio che la discussione è ancora aperta e tale deve restare, per chiedere alla Regione di ripartire le risorse in base alle priorità territoriali che devono, nello stesso tempo, coincidere con strategie di interesse regionale.

La nostra provincia da anni attende dalla Regione risposte sul sistema ferroviario (oggi Sorte annuncia che i treni diretti per Milano da Crema saranno 4 e attivi solo da dicembre, anziché da giugno come promesso); sull’autostrada Cremona-Mantova (come PD abbiamo sempre chiesto cosa volesse fare concretamente la regione. Oggi Fava risponde che l’autostrada non si farà); sulla distribuzione delle risorse europee in agricoltura (la Regione e Fava hanno speso solo il 7,69% delle risorse disponibili dall’UE per il sistema agroalimentare in Lombardia); sui Gal (dove la Regione non ha speso nemmeno 1 euro dei 60milioni messi a disposizione “grazie” ai bandi voluti da Fava); sulle infrastrutture fluviali (mentre Salini e Malvezzi puntano sul canale navigabile fino a Milano, che nel frattempo non serve più,  rimaniamo in attesa di sapere se la Regione vuole puntare su Tencara e, per collegare davvero Cremona e Mantova al mare, rendere navigabile per tutto l’anno il Po. E i progetti ci sono!). E’ evidente che Regione Lombardia per la nostra provincia non ha alcuna strategia di sviluppo. Ed è bene cominciare a prenderne atto. Tra nove mesi si vota. Mi sembra che ci siano tutte le motivazioni per cambiare rotta”.

Congresso PD: concluse le assemblee di circolo. In Provincia di Cremona hanno votato 762 iscritti: Renzi al 68%

Domenica 2 aprile si è conclusa la prima fase del Congresso del Partito Democratico, riservata alla discussione delle mozioni congressuali e al voto da parte dei soli iscritti. In provincia di Cremona si sono tenute 40 assemblee di circolo, che hanno visto la partecipazione di 762 iscritti. La mozione Renzi ha ottenuto 762 voti (pari al 68,3%), la mozione Orlando 228 voti (30,1%) e la mozione Emiliano 12 voti (1,6%). 12 le schede bianche o nulle.

Matteo Piloni, segretario provinciale PD ha così commentato l’esito delle votazioni: “Si sono conclusi gli incontri nei circoli per la discussione delle mozioni congressuali. Incontri che hanno visto la partecipazione di circa 800 iscritti in 40 incontri. Continuo a ritenere un fatto positivo quando le persone si trovano e discutono di Politica, di Futuro, di Paese. Al di là dei risultati. E continuo a pensare che un PD forte serva al Paese e all’Europa, e che una sinistra che si divide, il giorno dopo, non è più forte.
In Provincia di Cremona ha prevalso la mozione Renzi-Martina, con il 68%, in quasi tutti i circoli (35 su 40). Un risultato affatto scontato in una provincia dove 4 anni fa, nel congresso 2013, Cuperlo prese il 45% e Renzi il 39%. Ma indipendentemente da questo, il risultato più importante emerso da questi incontri è la richiesta di “unità”, condizione necessaria per il PD e per contribuire alla tenuta democratica del nostro Paese. Un ringraziamento va ai tanti iscritti che hanno partecipato, ai rappresentanti delle mozioni e alla commissione congressuale che ha consentito il regolare svolgimento delle convenzioni”.

Lgh-A2A, Matteo Piloni e Agostino Alloni intervengono sulla vicenda: da Malvezzi solo propaganda

In merito alla vicenda Lgh-A2A sono intervenuti il segretario provinciale del Partito Democratico Matteo Piloni e il consigliere regionale PD Agostino Alloni. Ecco le loro dichiarazioni sulle polemiche politiche scoppiate dopo i rilievi dell’Anac all’operazione:

Dichiarazione di Matteo Piloni (Segretario provinciale PD)

Non poteva mancare l’inutile “sentenza” del consigliere regionale ex Ncd (Lega?) Malvezzi contro la fusione tra Lgh e A2A, prendendo spunto dal parere dell’Anac sulla procedura intrapresa.
Peccato che Malvezzi, come suo solito, confonda le carte in tavola. Una bella canzone di Fabrizio Moro di qualche anno fa recitava: “Pensa, prima di parlare”. E’ il consiglio che mi sento di dare al consigliere Malvezzi anche in questa occasione. Infatti ad essere messa in discussione dall’Anac non è l’operazione in sé, ma la procedura della trattativa privata e la mancata gara ad evidenza pubblica. O meglio, una parte della procedura che riguarda l’assenza di una preventiva fase pubblica esplorativa. Procedura che è competenza delle due società che avranno modo di motivarla attraverso i propri studi legali. Ciò che quindi non è messo in discussione è il risultato. Malvezzi, ai tempi di Formigoni Presidente della Regione e Salini della Provincia di Cremona, era uno dei sostenitori a spada tratta della grande multiutility Regionale (ovviamente sotto l’egida A2A guidata da CL). Curioso che ora contesti come “svendita” un’operazione analoga, dal punto di vista societario, a quella da lui propugnata per anni e molto più equilibrata dal punto di vista economico e dei rapporti tra enti.
Chi parla di svendita, privatizzazione o perdita di controllo, non solo sbaglia, ma non fa i conti con la realtà. Il PD, a Cremona come negli altri territori, ha sempre sostenuto la necessità di partnership di Lgh e, in questo senso,  A2A è una realtà solida in termini di investimenti e di qualità dei servizi, in una prospettiva nella quale queste aziende devono guardare al futuro in modo collaborativo con le comunità locali. Una soluzione portata avanti dalle società, in totale autonomia. Tirare in ballo i partiti, buttarla in caciara, parlare di spartizione significa non avere la benchè minima idea del ruolo, delle norme e soprattutto dei fatti. Potremmo tirare in ballo anche noi il partito di Malvezzi che governa alcuni comuni soci di Lgh. Ma non lo facciamo. Malvezzi  ha visto in tutto questo una logica di spartizione. Ognuno vede ciò che vuole, in base a ciò che è abituato a fare.  L’unica ennesima brutta figura è quella di Malvezzi, che non solo non sa di cosa parla, ma che in tutta questa vicenda non ha potuto nemmeno ricoprire il ruolo di comparsa e, visto quanto scrive, nemmeno quello di spettatore.

Dichiarazione di Agostino Alloni (Consigliere regionale PD)

Vorrei replicare in forma diretta, se possibile, alle affermazioni del collega Carlo Malvezzi che ho letto ieri su La Provincia in merito a Linea Group con A2A. Caro collega Malvezzi, riguardo alla vicenda LGH-A2A io non mi perderò in chiacchiere e andrò dritto al sodo.
PRIMO PUNTO. Perché racconti bugie? Perché parli di sole amministrazioni di centrosinistra interessate in questa storia, quando sai perfettamente che non è così? Per non dilungarmi troppo citerò solo la partecipata del comune di Rovato (Cogeme) , governato dalla Lega con Forza Italia, e con diritto di veto in LGH. La Lega e Forza Italia non sono di centrodestra? non sono tuoi alleati in Regione? o mi sono perso qualcosa?                                                           SECONDO PUNTO. La procedura di integrazione tra LGH-A2A (società quotata in borsa), al di là dell’informativa pubblica, è stata decisa dagli organi societari in totale autonomia e responsabilità, come deve necessariamente essere. Altrimenti l’indipendenza delle società pubbliche dalla Politica se ne andrebbe a farsi benedire. Non sei d’accordo? Loro e i loro legali risponderanno ai rilievi sollevati dall’Anac;
TERZO PUNTO. Capisco male o tu paventi futuri danni economici per il territorio? A quali danni ti riferisci? Chi ci minaccia? LGH non avrebbe mai potuto camminare da sola ancora a lungo, non lo hai sostenuto anche tu più e più volte in passato? Vuoi che ti legga le dichiarazioni di qualche anno fa?? Hai cambiato idea? Di certo con A2A oggi LGH è più solida e gli investimenti per il territorio e i servizi per le imprese e per i cittadini non potranno che migliorare;           QUARTO PUNTO. Se ti capita, dai un occhio anche a Crema! Qui sì (rileggiti le clamorose cronache giornalistiche della primavera di 5 anni fa!) che c’è stata una storia di centrodestra ( proprio i tuoi amici che rivorresti in sella!) fatta di buchi, di debiti e di fallimenti nella gestione “in proprio” delle società pubbliche ed una storia recente di centrosinistra fatta di gestione unitaria e di risanamento e di rilancio dei servizi pubblici, una storia che ha del miracoloso!

PD Cremona: tesseramento chiuso con il segno più!

 

In vista dell’avvio ufficiale del congresso nazionale il tesseramento al Partito Democratico è stato chiuso il 28 febbraio 2017. In provincia di Cremona si è registrato un incremento degli iscritti rispetto al dato del 2015: le persone che hanno preso o rinnovato la tessera nel corso del 2016 e nei primi due mesi del 2017 sono state infatti 1.562 (contro i 1.557 del 2015 con un dato del 100,32%). Nei circoli della città di Cremona gli iscritti hanno segnato un incremento da 260 (dato 2015) a 274 tesserati.  Positivi anche i dati delle altre principali città del territorio: Crema ha chiuso con 146 iscritti contro  i 138 del 2015, Casalmaggiore (da 38 a 50 iscritti) e Soresina (da 42 a 48 iscritti).

Il segretario provinciale della Federazione di Cremona Matteo Piloni ha così commentato il risultato definitivo del tesseramento: “Il dato del tesseramento chiude con un lieve incremento, segno dell’attenzione che il congresso ha suscitato in molti iscritti. Certo, non si tratta di una grande aumento positivo, ma senz’altro significativo rispetto al trend negativo, e fisiologico, che ha caratterizzato il tesseramento negli ultimi anni”.

Venerdì 3 marzo, alle ore 21 in sala Ial a Cremona si terrà l’assemblea provinciale del PD con l’avvio ufficiale del congresso e la nomina della commissione congressuale:” Mi auguro che questo congresso – prosegue il segretario Piloni – possa essere una vera occasione di discussione che possa anche riavvicinare coloro che in questi mesi si sono allontanati, anche a causa delle ultime vicende. Una discussione nel merito delle questioni e delle proposte, che i candidati presenteranno nelle loro mozioni congressuali. Il PD si riconferma comunque l’unico partito che svolge un congresso democratico, aperto ad iscritti ed elettori, e che vede anche nel tesseramento un’ampia e trasparente partecipazione dei cittadini”.

Dopo l’assemblea provinciale, dal 20 marzo al 2 aprile si terranno gli incontri nei circoli sul territorio con la presentazione e la votazione sulle mozioni da parte degli iscritti al partito. Successivamente il percorso congressuale proseguirà con lo svolgimento della convenzione provinciale (5 aprile) e della convenzione nazionale programmatica (9 aprile). Le primarie per la scelta definitiva del segretario nazionale, aperte alla partecipazione di iscritti ed elettori, si terranno domenica 30 aprile 2017. Per partecipare sarà sufficiente versare due euro e dichiarare di essere un elettore del PD.

 

La lettera: “Il congresso sia il luogo del confronto”

A seguito della decisione assunta dalla Direzione Nazionale del Partito Democratico lunedì 13 febbraio e in vista dell’Assemblea nazionale di domenica 19 febbraio a Roma, il segretario regionale Alessandro Alfieri e i segretari provinciali hanno scritto una lettera appello per chiedere che il Congresso sia l’occasione per discutere delle sfide che l’Italia, l’Europa e il Partito Democratico avranno di fronte nei prossimi mesi e per scongiurare con forza l’ipotesi di scissione paventata nelle ultime ore.
Stiamo raccogliendo anche le adesioni di tanti segretari di circolo in tutta la Lombardia: info@pdcremona.it – info@pdcrema.it 

La Direzione Nazionale del Partito Democratico di lunedì scorso ha deciso di anticipare la scadenza congressuale, che si svilupperà lungo un percorso che prenderà avvio ufficialmente con l’Assemblea Nazionale di domenica 19 febbraio. Un appuntamento doveroso, in particolare dopo la sconfitta referendaria del 4 dicembre e il dibattito che di conseguenza si è aperto nel partito. Dibattito spesso condotto in maniera scomposta sui media, che fa del PD una caricatura inaccettabile per iscritti e volontari che ogni giorno mettono la faccia nei rispettivi territori.

Come responsabili delle comunità democratiche in Lombardia auspichiamo che il congresso sia l’occasione non solo per rinnovare gli organismi dirigenti, a partire dal segretario nazionale, ormai giunti quasi al termine del loro mandato congressuale, e per dare loro quella legittimazione necessaria ad affrontare le sfide che abbiamo davanti; ma anche per coinvolgere i circoli, e quindi gli iscritti e le iscritte al nostro partito, in un duplice lavoro di confronto e di valutazione: sul lavoro svolto al Governo del Paese in questi anni e sul profilo ideale e programmatico che vogliamo costruire per un partito che sente su di sé la responsabilità di essere un elemento portante della nostre istituzioni e della nostra democrazia.

Questo deve essere chiaro a tutti: il futuro dell’Italia dipende in buona parte dal futuro del Partito Democratico. Essere non uno dei tanti partitini presenti sulla scena, ma il principale partito del Paese richiede un di più di responsabilità. Ed è quella che auspichiamo. Da parte di tutti, da subito.

Quello che prenderà avvio nei prossimi giorni dovrà essere un congresso vero, nel quale si confronteranno, con franchezza e passione, idee e proposte nelle quali riconfermare le ragioni del nostro stare insieme. Lavoreremo quindi perché sia il luogo del confronto e perché tutti si impegnino lealmente a rispettarne l’esito. Per questo non accettiamo anche solo l’accenno ad un’eventuale scissione, se davvero vogliamo guardare al bene della nostra comunità e del nostro Paese.

Nei territori cerchiamo ogni giorno le ragioni dell’unità e in alcuni casi abbiamo pagato a caro prezzo le divisioni. Non facciamo lo stesso a livello nazionale, proprio nel momento in cui i populismi non aspettano altro che approfittare delle nostre debolezze. Sarebbe un errore imperdonabile.

Alessandro Alfieri, Segretario regionale PD lombardo
Gabriele Riva, Segretario provinciale PD Bergamo
Michele Orlando, Segretario provinciale PD Brescia
Angelo Orsenigo, Segretario provinciale PD Como
Matteo Piloni, Segretario provinciale PD Cremona
Fausto Crimella, Segretario provinciale PD Lecco
Fabrizio Santantonio, Segretario provinciale PD Lodi
Pietro Virtuani, Segretario provinciale PD Monza e Brianza
Pietro Bussolati, Segretario metropolitano PD Milano
Antonella Forattini, Segretario provinciale PD Mantova
Alberto Lasagna, Segretario provinciale PD Pavia
Giovanni Curti, Segretario provinciale PD Sondrio
Samuele Astuti, Segretario provinciale PD Varese