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Antonio Geraci nuovo coordinatore territoriale del Partito Democratico Cremasco

Il Coordinamento del Circondario Cremasco, riunitosi mercoledì 5 maggio 2021, ha eletto all’unanimità Antonio Geraci come nuovo coordinatore territoriale del Partito Democratico. Geraci, 59 anni, ha finora ricoperto l’incarico di segretario cittadino del Circolo di Crema.

La coordinatrice uscente Cinzia Fontana, aprendo la riunione, ha ringraziato iscritti e militanti per l’aiuto concreto e le tante occasioni di confronto politico che hanno caratterizzato il suo mandato. In merito alla situazione del Partito Democratico a livello locale e sulle sfide che attendono Crema e il Cremasco per il futuro prossimo, si è poi soffermata sull’importanza di mantenere attiva la rete degli amministratori e dei circoli, pur in un momento difficile a causa delle restrizioni sanitarie che hanno finora limitato fortemente la partecipazione diretta delle persone. Il segretario provinciale PD Vittore Soldo e il consigliere regionale Matteo Piloni hanno ringraziato la coordinatrice uscente per lo straordinario impegno per il territorio svolto in questi anni e per aver saputo tenere insieme la comunità democratica cremasca con passione, competenza e umanità.

Anche il nuovo coordinatore territoriale Antonio Geraci ha ringraziato Cinzia Fontana per il grande lavoro al servizio del Partito Democratico in termini di competenza, impegno, passione ed umanità. Secondo Geraci il Partito Democratico, per farsi trovare pronto alle sfide del futuro, deve muoversi principalmente in due filoni: un ambito interno, facendo rete per creare uno scambio continuo di idee e di proposte tra i segretari dei circoli e gli amministratori locali, ed un ambito esterno, ponendosi in ascolto delle diverse realtà sociali, incontrando e dialogando con la società civile, con quei soggetti economici che vogliono provare a rispondere ai bisogni della società. Dal punto di vista organizzativo le priorità sono state individuate nella creazione di un gruppo operativo che possa coadiuvare il coordinatore nell’indirizzare le politiche sul territorio e nel rilancio della comunicazione, sia all’interno che verso l’esterno. Infine il tema dei prossimi appuntamenti elettorali: a partire dai sette Comuni cremaschi al voto in questo autunno per arrivare alla fondamentale partita di Crema 2022, per la quale il PD dovrà essere pronto e pienamente in campo con la propria visione di città e territorio.

Fiera: audizione in Regione Lombardia. Il consiglio comunale di Cremona unanime per il rilancio

Un’opportunità concreta per far conoscere il sistema fiera cremonese al consiglio regionale della Lombardia. “Il prossimo 30 aprile si terrà in commissione agricoltura un’audizione con l’Ente Fiera, la Camera di Commercio, il Comune e la Provincia di Cremona per la presentazione del piano di sviluppo per la Fiera di Cremona e il sistema economico del nostro territorio” fa sapere il capodelegazione del Partito Democratico nella commissione Matteo Piloni che, insieme ai colleghi del territorio Federico Lena e Marco Degli Angeli, aveva richiesto questo incontro, anche in seguito alla decisione di spostare a Montichiari la Mostra del Bovino dopo 68 anni, fiore all’occhiello della fiera e grande occasione economica per tutta la Provincia. “Sono contento che abbiano accolto la nostra richiesta  – conclude Piloni – che abbiamo fatto in maniera condivisa, com’è giusto che sia, anche per dimostrare la compattezza istituzionale, economica e politica di tutto il territorio. Questa sarà un’occasione per far conoscere a tutta la Regione il progetto di sviluppo del nostro Ente Fiera e quindi del ‘sistema Cremona’ anche e soprattutto per il ruolo che può e deve giocare a livello regionale e non solo”.

Nel frattempo anche il consiglio comunale di Cremona ha fatto sentire la propria voce sulla questione e nella seduta di giovedì 15 aprile 2021 ha approvato all’unanimità una mozione per chiedere al Governo e alla Regione Lombardia di sostenere economicamente il piano di rilancio della Fiera, aprendo un tavolo tecnico per programmare le azioni di rilancio. Il nuovo piano di rilancio prevede ristrutturazioni, nuovi format, eventi innovativi e rafforzamento delle relazioni istituzionali e con le categorie economiche.

Navigabilità fiume Po, Piloni e Forattini (PD): “Ora o mai più”

L’audizione che si è tenuta in Commissione Territorio di Regione Lombardia, in merito al progetto di completamento del sistema idroviario padano-veneto attraverso la costruzione del canale navigabile Pizzighettone-Milano, è stata l’occasione per i consiglieri regionali del Partito Democratico Matteo Piloni e Antonella Forattini di tornare a ribadire l’importanza strategica della navigabilità del fiume Po non solo per i territori direttamente interessati, ma per tutta la Lombardia e il Nord Italia.

“All’interno della prima bozza del PNRR – sottolineano i consiglieri regionali – non erano previste risorse per la navigabilità fluviale. Un’assenza molto grave che non corrisponde invece agli obiettivi stessi delle risorse del Recovery Plan. Questa deve essere l’occasione per rinsaldare lo sforzo bipartisan e farle inserire nel prossimo piano, per portare avanti il progetto dell’idrovia padano-veneta e la navigabilità delle merci sul fiume Po, proprio come richiesto dal nostro ordine del giorno al bilancio dello scorso dicembre che tanto aveva fatto discutere e che era comunque stato approvato: attuare il progetto di regimazione per renderlo navigabile 365 giorni l’anno, attraverso la sistemazione a corrente libera tra Cremona e la foce del Mincio, e sfruttando le potenzialità del porto fluviale di Cremona. Con quel documento ci interessava far ripartire la discussione sull’occasione irripetibile del Recovery Fund: infatti sono seguite diverse interlocuzioni tra Regione Lombardia, Aipo e le Autorità di Bacino”.

“Per dovere di chiarezza – specificano Piloni e Forattini – l’ordine del giorno parlava di ‘sistemazione con regimazione’ o ‘bacinizzazione’, in quanto riprendeva gli accordi tra l’allora Provincia di Cremona e Regione Lombardia inseriti nell’accordo quadro territoriale per lo sviluppo (Aqst). Un’ipotesi del tutto superata in questi anni, grazie agli studi e a un progetto di Aipo che prevede appunto la corrente libera e che risulta molto più funzionale e più rispettosa dell’ecosistema del nostro fiume e, anche per questo, sostenuta dai sindaci del territorio. Ora dobbiamo potenziare il collegamento tra Cremona e Foce Mincio, sfruttando le potenzialità del porto di Cremona. Se ne parla da anni, ma se non si riesce ora, non si riuscirà mai più – concludono i consiglieri PD – Questa è un’occasione troppo importante non solo per il territorio, ma per tutta la Regione Lombardia e per tutto il nord del nostro paese. Ci auguriamo che ciascuno faccia la propria parte”.

Caos vaccini in Lombardia: Fontana e Moratti chiedano aiuto al generale Figliuolo, inaccettabili ulteriori ritardi

A seguito delle pesanti carenze organizzative che si sono verificati nella campagna vaccinale lombarda anti Covid il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha azzerato il Cda della società Aria, sotto accusa per i disagi che si sono verificati, in particolare a Cremona, nel corso degli ultimi giorni. Fin da inizio pandemia questa società, controllata al 100% dalla stessa Regione, ha presentato non pochi problemi, a partire dalla difficoltà nell’approvvigionamento delle mascherine protettive per arrivare poi al caos organizzativo e gestionale della campagna vaccinale. “Bene l’azzeramento dei vertici di Aria – afferma il consigliere regionale Matteo Piloni – la società voluta, scelta e guidata da Regione Lombardia per la gestione della campagna vaccinale, i cui vertici sono nominati da Fontana e dalla Moratti. Un atto che è una vera e propria ammissione di responsabilità. E non poteva essere altrimenti. Un atto dovuto e normale di fronte ai disservizi degli ultimi giorni. Ma non basta azzerare i vertici. Il sistema non funziona, e non basterà nemmeno cambiare la piattaforma per vaccinare i nostri anziani. Regione dia gli elenchi degli over 80, degli insegnanti e delle persone più fragili alle singole Asst e ai Comuni, che hanno dimostrato di poter fare a meno del sistema regionale e di saper fare molto meglio di chi guida la Regione. . Ai cittadini interessa soprattutto sapere quando e dove saranno vaccinati”.

Commenta la vicenda anche Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico di Cremona: “Fontana, Moratti e Bertolaso non sono in grado di gestire il piano vaccinale anti Covid: non ci possiamo permettere ulteriori ritardi. Occorre che ne prendano atto e chiedano subito al commissario nazionale, generale Figliuolo, di affiancarsi a Regione Lombardia per supplirne le carenze e rimediarne gli errori, anche utilizzando in modo massiccio l’esercito e la protezione civile. Bisogna vaccinare tutti gli anziani e i soggetti fragili, recuperando il tempo perduto, e poi procedere con le altre categorie, secondo le priorità indicate a livello nazionale. Anche il passaggio da Aria a Poste deve essere accelerato per poter essere pronti alla campagna vaccinale massiva, ma, nel frattempo, si tolga ad Aria la gestione della campagna per over80 e docenti e la si affidi direttamente alle ASST che, in sinergia con sindaci che possono mettere a disposizione le loro anagrafi, possano procedere direttamente alla convocazione degli anziani e alla segnalazione ai vaccinatori delle persone fragili che devono essere vaccinate a domicilio. Inoltre, entro e non oltre venerdì 26, va scritto nero su bianco un piano con le prossime scadenze, perché in Lombardia ancora non c’è”.

“Ai cittadini occorre dare certezze – prosegue Soldo – non scuse. L’azzeramento dei vertici di Aria spa è solo fumo negli occhi dell’opinione pubblica per nascondere le vere responsabilità che risiedono in chi non ha fatto un’adeguata programmazione e si è ostinato a perseguire un modello organizzativo che si è dimostrato fallimentare. Moratti e Bertolaso, invece di annunciare iniziative spettacolari, dovrebbero spiegare perché hanno deciso di discostarsi da un piano nazionale che in altre regioni ha dimostrato di funzionare. Il silenzio di questi giorni del presidente Fontana è più esplicito di molte parole – conclude il segretario provinciale dem – e la responsabilità è politica, non tecnica”.

Una spilla per dire: “Mai più femminicidi!” Piloni (PD): “E’ ora che gli uomini si intestino questa battaglia”

Un’iniziativa dedicata agli uomini: una spilla per dire: “Mai più femminicidi!” È quella che il consigliere del Partito Democratico Matteo Piloni ha consegnato questa mattina a tutti i suoi colleghi in aula consiliare, al presidente di Regione Lombardia Fontana e a tutta la componente maschile della giunta regionale al Pirellone.

“Nel 2020 le donne vittime di violenza per mano di uomini sono state 112 – spiega Piloni – e dal gennaio 2021 ad oggi sono già 14. La violenza sulle donne è un problema degli uomini ed è per questo che ho lanciato questa campagna che è rappresentata da una spilla da indossare sulla giacca, sul maglione o sulla camicia. Una iniziativa rivolta agli uomini, perché tutti possiamo e dobbiamo ‘metterci addosso’ questo dramma. Questa mattina l’ho consegnata a tutti i consiglieri regionali, al Presidente Fontana e agli assessori chiedendo loro di indossarla in aula e in tutte le iniziative pubbliche. Su certi temi, drammatici e urgenti, non ci possono essere distanze politiche. Anzi – conclude il consigliere dem – ringrazio il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi per aver condiviso questa iniziativa”.