Oggi giovedì 26 giugno in Commissione Attività produttive, il Pd ha chiesto la convocazione del sottosegretario Daniele Nava affinché possa relazionare i commissari sulla questione riorganizzazione Poste spa. La riorganizzazione, che prevedeva inizialmente la chiusura di 61 sportelli (in comuni sotto i 5000 abitanti o in frazioni di comuni più grandi) e la riorganizzazione di altri 121, a seguito della risoluzione unanime del Consiglio regionale e delle forti pressioni arrivate dai territori, si è poi concretizzata nella rinuncia, da parte dell’azienda, a chiudere 15 sedi su 61. Non di un buon risultato ma di un risultato parziale, ha parlato il consigliere Pd Agostino Alloni, che oggiAggiungi un appuntamento per oggi ha ribadito “Confermo il totale disappunto, per quanto riguarda il territorio cremasco, della scelta di sacrificare lo sportello di Ombriano, di cui si servono circa 6000 utenti ogni giorno. Aspettiamo, perciò, a breve una relazione puntuale del sottosegretario Nava nella sede deputata, da cui tutto è partito, ossia la nostra Commissione”.
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Poste, Alloni(PD): “Preoccupati per impatto sociale della riorganizzazione. Lavoriamo a tutti i livelli per modifiche”. A Crema il sindaco e il PD contro la chiusura della posta di Ombriano.
Poste, Alloni(PD): “Preoccupati per impatto sociale della riorganizzazione. Lavoriamo a tutti i livelli per modifiche”
“Oltre il 10% dei comuni lombardi subirà la chiusura o la razionalizzazione dei presidi postali. Una decisione sostanziale per il territorio che, a quanto ci risulta, la gran parte dei sindaci ha appreso leggendo i giornali”. E’ questo il commento del consigliere regionale del Pd Agostino Alloni a margine dalla Commissione Bilancio riunitasi quest’oggi per audire i responsabili regionali di Poste italiane in merito al piano di riorganizzazione aziendale ufficializzato nei giorni scorsi che prevede nella sola Lombardia la chiusura di 61 presidi e la razionalizzazione di altri 121 sportelli. In provincia di Cremona sono 3 gli uffici a rischio chiusura: Gallignano, Ombriano (Crema) e Vicomoscano. Quelli soggetti a razionalizzazioni sono: Acquanegra Cremonese, Bonemerse, Camisano, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Casalmorano, Castelvisconti, Cicognolo, Credera Rubbiano, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Fiesco, Genivolta, Izano, Malagnino, Martignana Po, Motta Baluffi, Paderno Ponchielli, Pescarolo, Pieve San Giacomo, Ricengo, Ripalta Arpina, San Daniele Po, Stagno Lombardo.
“Siamo fortemente preoccupati per questa vicenda che ha le basi nel decreto Scaiola del 2008 – spiega Alloni -. Le rimodulazioni del servizio postale vanno ad impattare fortemente nelle aree più deboli; in un momento come questo, di difficile tenuta di coesione sociale, le poste rappresentano importanti punti di riferimento e di aggregazione per la collettività soprattutto nelle piccole comunità e come tali vanno salvaguardate. Da parte nostra abbiamo avanzato alcune possibili alternative: innanzitutto è fondamentale coinvolgere i comuni cercando, dove è possibile, una collaborazione con Poste Italiane per garantire l’apertura degli sportelli in via di chiusura. Per quanto riguarda le razionalizzazioni queste si possono riarticolare in modulazioni orario prevedendo modelli suppletivi e integrativi come sta facendo ad esempio Regione Toscana”, aggiunge.
Anche a livello nazionale il Pd sta lavorando su questo fronte. “Nei prossimi giorni – conclude Alloni – il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, ha convocato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, e il presidente dell’Authority per le comunicazioni, Angelo Cardani per avere maggiori informazioni in merito al piano di riorganizzazione nazionale e per valutare l’impatto sulle comunità locali”.
Nel frattempo a Crema il sindaco Bonaldi ha scritto alle poste per chiedere un incontro al fine di evitare la chiusura della posta di Ombriano. In campo anche il PD e i consiglieri comunali, che promuoveranno nei prossimi giorni una raccolta firme tra i cittadini di Ombriano.