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NUOVO ROBBIANI Soresina” A RISCHIO? INTERROGAZIONE IN REGIONE DI AGOSTINO ALLONI (PD) “IMPORTANTE CHE SI MANTENGANO GLI IMPEGNI E PARTA LA SPERIMENTAZIONE DEL P.O.T.”

La Regione intervenga per garantire un futuro al “Nuovo Robbiani” di Soresina. Lo chiede con un’interrogazione al presidente Roberto Maroni, assessore ad interim alla sanità, il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni, facendo riferimento alla vicenda ancora irrisolta del Presidio ospedaliero territoriale (P.O.T.).

Il nuovo Robbiani, scrive Alloni, è un presidio sanitario inaugurato il 30 novembre 2013 che serve un bacino d’utenza di 35mila abitanti e che è costato 17 milioni di euro, in parte del pubblico e in parte del privato. È una struttura che ospita un poliambulatorio con diverse specialità, un centro per sub-acuti da 30 letti, un punto prelievi, una sala operatoria per interventi in day-surgery, un consultorio familiare, ambulatori di medici di medicina generale e altro ancora. Ciò che ancora non c’è, e che rischia di sparire, è invece il P.O.T. (20 posti letto per i pazienti cronici), effettivamente mai partito nonostante il Nuovo Robbiani fosse uno dei quattro presidi lombardi oggetto di sperimentazione, come definito da due delibere regionali del 2014 e del 2015. Il problema vero è il finanziamento, senza il quale il POT non può partire e la cui incertezza ha già determinato da parte del presidio il licenziamento di undici operatori. E il passaggio dall’azienda ospedaliera di Crema all’ASST di Cremona, in questa fase un po’ complicata, desta ulteriori preoccupazioni di cui Alloni chiede conto all’assessore/presidente nell’interrogazione appena depositata.

“Il Nuovo Robbiani è al centro di un territorio al confine tra Cremasco e Cremonese che non è ben collegato con le due città – spiega Alloni – dunque è evidente che il presidio sanitario sia molto importante. Il licenziamento degli undici operatori ci preoccupa molto, anche come campanello d’allarme di una situazione che rischia di sfuggire di mano. Se non si danno garanzie al più presto di continuità del progetto del POT (con i previsti 20 posti letto) ad essere in difficoltà sarà tutta la struttura sanitaria del “Nuovo Robbiani”! La Regione deve chiarire se intende ancora investire su questa sperimentazione tra pubblico e privato mettendo anche a disposizione in tempi certi le risorse necessarie.” 

“Se non verrà data una risposta immediata, continua il Consigliere Alloni, trasformerò l’interrogazione presentata oggi in un Question Time urgente nella seduta consiliare del 7 Giugno!”

Galimberti con medici e infermieri: “Ospedale essenziale: interesse massimo e governance”

“L’ospedale è un luogo essenziale per la vita di una città – ha detto Galimberti – Il nesso tra quel luogo e l’amministrazione sono i cittadini. Non può, dunque, non esserci un interesse da parte del Comune”. Sala Ial Cisl gremita per l’incontro, intitolato ‘Cremona merita salute’, tra il candidato sindaco Gianluca Galimberti, medici, infermieri e personale sanitario. Ad introdurre Paolo Bodini, medico e già sindaco di Cremona.

Gianluca Galimberti ha esordito sulla prevenzione. “Nel nostro programma – ha spiegato – c’è il bilancio ambientale. Il nostro territorio è uno dei più inquinati d’Europa. La questione dell’inquinamento non afferisce solo al nostro territorio bodini_galimbertied è evidente che dipende anche dalle caratteristiche della Pianura Padana. Detto questo, sul tema della mobilità abbiamo tantissimo da fare e da costruire. Sul tema dell’inceneritore, dietro il quale c’è un modo di intendere se stessi e il proprio futuro, uno stile di vita, il produrre di meno. E anche sul tema della trasparenza dei dati ambientali”. Dentro alla questione prevenzione, quella degli adolescenti. “Non solo aumenta l’uso di stupefacenti e alcolici – ha proseguito il candidato sindaco – ma cresce il disagio adolescenziale anche in relazione al rapporto col proprio corpo. C’è una parte della popolazione, spesso con basso livello di istruzione ed elevate difficoltà economiche e sociali, che ha bisogno di logiche di accompagnamento e di educazione alla salute”.

Terza questione sollevata da Galimberti, la continuità assistenziale: piano locale anziani con rilancio dell’azienda speciale, attenzione all’handicap e in particolare all’handicap pediatrico, porte di accesso ai servizi sanitari. “Noi abbiamo una sfida grande come Comune: mettere al centro la governance che l’amministrazione può esercitare, nel rispetto delle funzioni, nel contesto socio sanitario generale. Ossia capire ciò che sta avvenendo e guidare, per ciò che compete al Comune, i cambiamenti sociali. La collaborazione con Azienda ospedaliera e Asl diventa quindi un punto essenziale”.

“Il nostro territorio – ha concluso Galimberti – ha bisogno di un rilancio, non ha più occasione da perdere. Se questa città muore, non muoiono solo il commercio, i nidi, i quartieri, ma muore anche il livello di servizi che questa città ha saputo esprimere, anche a livello sanitario. Cremona non ha più tempo”.