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SERVIZIO IDRICO: CONTINUA IL PERCORSO VERSO L’UNICA SOCIETA’ DELL’ACQUA

Nell’assemblea di Padania Acque gestione i sindaci della provincia, all’unanimità, hanno dato mandato ai consigli di amministrazione di realizzare “il progetto che preveda i minori rischi, costi contenuti e tempi brevi.” Progetto che dovrà essere consegnato ai soci, e approvato, entro la fine di giugno, tenendo conto dell’indirizzo già espresso dalla maggioranza degli Enti Locali soci nei consigli comunali.

Un mandato chiaro, e una scelta ben precisa, che i sindaci hanno dato per proseguire nel percorso di fusione e costituzione dell’unica società dell’acqua che dovrà nascere entro la fine dell’anno.

Questo importante passaggio di efficentamento, razionalizzazione e risparmio delle aziende partecipate è la risposta alla necessità di poter mettere Padania Acque nelle condizioni di poter costruire il percorso di fusione nel miglior modo possibile, tenendo conto delle ricadute sui territori, vero nodo critico che merita la massima attenzione da parte di tutti.

Gli investimenti sul nostro territorio saranno di 400 milioni nei prossimi 20 anni e saneranno le situazioni di criticità esistenti a cominciare dai comuni a rischio infrazione UE. Anche per questo il PD sta sostenendo con determinazione questo processo, strategico per l’intero territorio provinciale.

Matteo Piloni, segretario provinciale PD Cremona
Francesca Pontiggia, resp. Ambiente PD Cremona

Costituito il nuovo CdA A.ATO di Cremona. PD:” Un altro importante passo avanti!”

Il Partito Democratico esprime soddisfazione per la gestione del processo di formazione del nuovo Consiglio d’Ammistrazione dell’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona.
Un percorso non scontato, durato mesi e che si è dimostrato in tutta la sua serietà e completezza nell’ottimo clima in cui s’è svolta la Conferenza dei Sindaci consentendo di votare all’unanimità la proposta di CdA. Una proposta che non solo ha tenuto in considerazione la quota di genere (due donne su cinque), ma soprattutto la rappresentanza territoriale, partendo dal Comune di Cremona che è rappresentato dall’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini, nominata dalla conferenza, insieme al sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini (casalasco) e dall’assessore di Romanengo Ada Schiavini (cremasco), mentre nei prossimi giorni verranno scelti i due membri indicati dal Presidente della Provincia.
Un passaggio importante, in un momento non certo semplice, ma che dimostra la volontà dei sindaci di perseguire con determinazione il percorso che porterà alla costituzione di un’unica società del servizio idrico nella nostra provincia.
Come PD continuiamo a seguire questo processo con attenzione e convinzione, certi che porterà dei benefici ai nostri territori, alla qualità del servizio e degli impianti, e ai cittadini.
Il nostro augurio di buon lavoro al nuovo presidente della conferenza (Roberto Mariani, sindaco di Stagno L., con il quale è stato nominato anche il vice presidente nella figura di Virginia Susta, sindaco di Pessina Cr.ese) e al neo consiglio di amministrazione, con la certezza che sapranno dare il proprio contributo nel percorso intrapreso.
Bene anche la piccola, ma significativa modifica del regolamento della Conferenza dei Sindaci che, rendendo pubbliche le sedute al pari dei Consigli Comunali e Provinciali, si pone l’obiettivo di avvicinare la cittadinanza alle Amministrazioni.

Matteo Piloni, segretario provinciale PD Cremona
Francesca Pontiggia, responsabile ambiente PD Cremona

Servizio Idrico, Giossi (capogruppo PD Crema): “Da Forza Italia l’ennesimo teatrino”

Il consigliere Beretta ha aperto il nuovo anno con il suo sport preferito: il lancio di accuse.
Accuse molto pesanti nei confronti del presidente di Padania Acque Alessandro Lanfranchi, parlando di censura, di atti impropri e illegittimi.
Invitiamo il consigliere Beretta a portare quanto dichiara nelle sedi opportune, e non solo sulle colonne di un giornale per ritagliarsi la consueta visibilità. Ma sappiamo che non lo farà e, anzi, si organizzerà con l’ennesima conferenza stampa.

Prendiamo anche atto del fatto che sempre il consigliere Beretta non condivide il percorso di fusione in atto di Padania Acque.
Percorso che, ricordiamo, è stato sostenuto a gran voce dai sindaci dell’intera provincia nel luglio 2014, ratificato dal CdA dell’Ato nel settembre successivo.
Stupisce quindi la presa di posizione ufficiale del consigliere che, a quanto pare, dice una cosa ma poi ne fa un’altra. Per l’ennesima volta.
Forse più preoccupato a difendere qualche rendita di posizione piuttosto che l’intero percorso societario, anche perché una mozione di sfiducia, oltre agli evidenti errori di sostanza, non avrebbe alcuna valenza.
Va inoltre ricordato che, ad oggi, sono circa una settantina i Comuni che hanno deliberato (non certamente tutti a maggioranza di centrosinistra). Ma forse il consigliere non lo sa.

Nel merito dell’atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale, è bene che il consigliere Beretta si informi, e vada a rileggere il decreto sblocca Italia, che sostiene invece il contrario di quanto asserisce, dando forza al percorso di aggregazione tra Padania Acque spa e Padania gestioni.
Percorso sostenuto anche dai pareri legali acquisiti che, oltre alla coerenza del percorso, ne sostengono la forza anche per evitare di “inciampare” nel cammino legale cominciato qualche anno fa dopo le sovvenzioni statali alle società dell’acqua, che hanno visto la stessa Padania vincere nei primi due gradi di giudizio tributario.

Per quanto riguarda la rappresentatività, ancora una volta il consigliere Beretta ha avuto dei cattivi informatori.
Il Comune di Crema attualmente pesa lo 0,04%, quota che rimarrà invariata. A differenziarsi sarà il peso del territorio cremasco, attualmente al 16%, che passerà al 30%, vedendo quasi raddoppiata la propria posizione. Questa è la reale rappresentatività del nostro territorio, sostenuta a forza dall’amministrazione di Crema, quale città capo comprensorio. Ad ulteriore riprova di questa riequilibrio territoriale, il fatto che la città di Cremona, invece, diminuirà la propria quota, proprio per riequilibrare il peso, la rappresentatività e la partecipazione di tutti i territori.

Come abbiamo invece detto in consiglio comunale, il percorso è talmente delicato ed importante che si farebbe volentieri a meno di queste gratuità.
Ne farebbero a meno i lavoratori di Padania, chi sta seguendo e gestendo il processo, i sindaci e tutti gli amministratori, passati e presenti, che in tanti anni hanno fatto in modo che oggi siamo ad un passo dalla realizzazione di un’unica società pubblica che gestirà il servizio idrico. Una società con una capacità di investimenti di 400 milioni di euro, sulla quale sarebbe gradita maggiore serietà.

Ma soprattutto ne farebbero a meno i territori e le patrimoniali che vedranno venir meno i loro canoni, come SCRP. Il vero passaggio critico e difficile di questo percorso, che preoccupa tutti, e che va affrontato con serietà, prudenza ed equilibrio.

Gianluca Giossi
capogruppo PD Crema

Servizio Idrico, Piloni: “Da Cremona e Crema il ‘via’ alla costruzione di un’unica società dell’acqua” – “Bene la scelta di Cremona di andare a gara sui rifiuti”

Lunedì 22 dicembre, in contemporanea, i consigli comunali di Cremona e Crema hanno approvato la delibera di indirizzo con la quale si da un chiaro indirizzo a Padania acque di completare il riassetto del servizio idrico integrato della provincia di Cremona, attraverso la realizzazione di un’unica società dell’acqua.

Si tratta di un passaggio molto importante, che molti consigli comunali hanno già affrontato e continueranno ad affrontare nelle prossime settimane.
Certamente, il segnale che arriva dalle due principali città della provincia, assume un forte carattere politico, che evidenzia la determinazione con la quale si vuole arrivare al completamento del percorso entro la metà del prossimo anno.

La tempistica che ha portato a questa scelta non è figlia di alcuna accelerazione, in quanto di tempo se n’è perso fin troppo in questi anni. Al contrario si tratta della necessità di poter mettere Padania Acque nelle condizioni di poter costruire il percorso di fusione nel miglior modo possibile, tenendo conto delle ricadute sui territori, che inizierà a valle degli atti di indirizzo. Ciò significa che vanno studiate tutte le strade possibili per mettere a disposizione dei territori la capacità patrimoniale che consenta di rafforzare, nel tempo, la società.

Purtroppo il voto dei due consigli non ha avuto il consenso unanime, che mi auguro possa ritrovarsi, invece, nei prossimi importanti passi.

Oltre al servizio idrico, il consiglio comunale di Crema ha approvato le linee di indirizzo circa gli adempimenti in materia di affidamenti dei servizi di rilevanza economica. Con questa scelta Cremona, come Crema, andrà a gara nel 2015 sui servizi legati ai cicli dei rifiuti e sull’illuminazione pubblica.

Una scelta, questa, che rafforza la volontà del territorio di migliorare i servizi dei cittadini, in ambito ambientale e non solo, con l’obiettivo di rilanciare con forza la raccolta differenziata in città, la riduzione dei rifiuti e il minore ricorso all’incenerimento, recuperando il tempo perso e assumendosi la responsabilità di diventare davvero punto di riferimento per i territori limitrofi anche nella gestione dei rifiuti.

Una decisione le cui ricadute riguardano anche processi ben più grandi, come quello del futuro di Lgh, per la quale la relazione, l’apertura e il dialogo tra territori può e deve fare la differenza.

Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona

Acqua: dai sindaci l’affidamento del servizio a Padania Acque. PD: un risultato importante frutto della buona Politica.

PD: un risultato importante frutto dell’impegno dei sindaci e della buona Politica
Con l’affidamento del servizio idrico a Padania Acque, si chiude un lungo processo politico, durato anni, nel quale non sono mancati momenti di confronto e scontro, sempre e comunque partecipato da Amministratori, Cittadini ed Associazioni.
I Sindaci della nostra Provincia decidendo di creare una società unica (fondendo le 7 società preesistenti) di pubblica proprietà (di Comuni e Provincia) hanno scelto di prendersi cura dell’acqua come un Bene Comune, necessario ed indispensabile alla vita e pertanto da sottrarre alle normali regole di mercato e di profitto.
Una scelta che permettera’ alla societa’ di fare investimenti nei prossimi 20 anni per 418 milioni di euro. Investimento che significa qualita’ del servizio, efficienza e anche lavoro.
Ricordiamo che Padania Acque è un’azienda pubblica e con i conti in ordine da anni, un’azienda che dà lavoro a quasi 160 dipendenti e che farà investimenti certi sul nostro territorio per i prossimi 20 anni.
Il PD in questi anni ha fatto la sua parte, ma il ringraziamento più forte va a tutti i sindaci che si sono resi protagonisti di questa partita, in particolare alcuni che hanno giocato un ruolo chiave e che oggi non sono più presenti all’assemblea dei Sindaci: Claudio Silla e Marco Cavalli, ma anche Oreste Perri che ha avuto il merito di stoppare la privatizzazione del servizio.
Tra i tantissimi da ringraziare ricordiamo anche il gruppo consiliare provinciale della Lega Nord che con l’atto d’indirizzo approvato in Consiglio Provinciale stoppò definitivamente la galoppata di Salini verso la società mista.
Parte una nuova era per il servizio idrico integrato cremonese, un’era in cui il bene del cittadino è messo al centro del servizio grazie alle scelte etico-politiche dei Sindaci che hanno voluto rispettare l’esito referendario del giugno 2011.
Francesca Pontiggia
(Responsabile Ambiente PD)
Matteo Piloni
(Segretario Provinciale)