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Parchi. ALLONI E CARRA (PD): “CON LA NOSTRA MOZIONE APPROVATA PARTE LA RIFORMA DELLE AREE PROTETTE”

Una nuova legge per i parchi, rivedendo quella attuale ormai superata e modificata troppe volte e ripensando i parchi stessi. È il contenuto della mozione presentata dal Gruppo regionale del Pd e approvata oggi, martedì 8 settembre 2015, all’unanimità dal Consiglio regionale.

Il testo impegna la Giunta “a garantire che il processo di razionalizzazione dei servizi e riorganizzazione degli enti gestori delle aree protette possa fondarsi anche su scelte volontarie e condivise dagli enti stessi; a prevedere opportuni incentivi economici che favoriscano gli accorpamenti volontari; ad attivare le procedure per accedere a ulteriori risorse comunitarie e a favore delle aree protette”.

Soddisfatti Agostino Alloni e Marco Carra, consiglieri regionali del Pd rispettivamente primo firmatario della mozione e capogruppo in Commissione Agricoltura: “In pratica oggi abbiamo dato il via all’iter di autoriforma dei parchi e per il rinnovo della legge – spiegano –. La legge tuttora in vigore, la 86 del 1983, all’epoca è stata una rivoluzione, ha creato il sistema dei parchi e in qualche modo è riuscita a mettere una pezza su un consumo di suolo che rischiava di essere ben maggiore e peggiore. Ma ora necessita di una revisione sostanziale: ha perso smalto e quella spinta propulsiva del passato. In più è cambiato il panorama, nel frattempo: le risorse scarseggiano, le Province sono destinate a sparire e i Comuni sono in difficoltà”.

Per il Pd vanno, però, ripensati i parchi nella loro essenza, “mantenendo gli obiettivi per cui sono nati, ma con strategie e percorsi diversi – ha illustrato Alloni –. Intanto, vanno connessi tra loro, facendo rete da un punto di vista gestionale. Poi, non vanno più pensati e gestiti come tutela delle risorse naturali, ma come sviluppo economico e sociale delle popolazioni e delle attività che vivono le stesse aree protette, quindi agricoltura, produzioni industriali, attività ricreative, turismo, tempo libero. All’interno delle aree protette dobbiamo anche sperimentare il vero significato di sviluppo sostenibile, senza però far venire meno il senso di tutela. E dopo aver definito le aree soggette a tutela, a livello di area vasta omogenea o della città metropolitana, queste potranno legarsi tra loro attraverso un’agenzia unica con una normativa delle regole più pregnante per i parchi”.

In sintesi, per Alloni e Carra serve una “spinta propulsiva per dare rilancio ai parchi e per questo bisogna andare nella direzione di incentivarli in ogni modo, cominciando dalla riforma che con questa mozione prende avvio”.