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Galimberti rieletto sindaco a Cremona. Una splendida vittoria!

Gianluca Galimberti ha vinto nettamente il ballottaggio contro Carlo Malvezzi ed è stato confermato sindaco di Cremona. Una bella vittoria del centrosinistra, che si è imposto con il 55,94% dei consensi con un distacco di quasi 4.000 voti dal candidato del centrodestra (17.245 voti contro 13.580). Soddisfazione da parte di tutto il Partito Democratico locale, che si è riconfermato primo gruppo consiliare della città forte di oltre il 30% dei suffragi ottenuti al primo turno due settimane fa.

Nella serata di domenica 9 giugno, appena i risultati sono apparsi incontrovertibili, Galimberti si è recato nella sede del comitato elettorale in Largo Bocaccino, dove già si era radunata una folla di sostenitori per festeggiare la vittoria. Il sindaco rieletto ha voluto ringraziare i presenti e lanciare un messaggio a tutta la città: “Ha vinto la Cremona di speranza e di entusiasmo che guarda al futuro.  Dopo la vittoria del primo turno, ecco la conferma. Ne siamo orgogliosi. Grazie a chi ha votato per noi, a chi ci ha riconfermato fiducia, e grazie anche a chi non ha votato per noi. A tutti dico che mi impegnerò fino in fondo, con tutte le mie forze, a servizio di questa nostra bellissima città che ha fatto tanto ma che può fare ancora e meglio. Ringrazio Malvezzi e tutti gli altri candidati sindaci per essersi messi in gioco, per averci messo la faccia: chi si candida si assume una responsabilità e questa assunzione di responsabilità va apprezzata comunque. E il grazie più grande è a voi, a tutti quelli che si sono impegnati in questi mesi, che hanno dedicato tempo e impegno. Siete fantastici!  E quanti giovani. E tante donne e uomini di questa città. E voi rappresentate un fatto bellissimo di questa campagna: il vento di partecipazione che si è alzato fortissimo. L’amicizia civile che è nata e ha come scopo solo il bene comune della città.

“Vi chiedo di non lasciarmi solo. – ha proseguito il primo cittadino di Cremona – Siamo una squadra e ho bisogno di voi.  Vi chiedo la pazienza della costruzione dei tasselli che fanno i progetti, vi chiedo di avere insieme sempre, sempre in mente il bene di tutti. Vi chiedo la vostra passione, le vostre idee, le vostre critiche, il vostro entusiasmo.  Ho bisogno di tutti voi perché le cose si fanno insieme anche nei prossimi cinque anni! Occorre costruire una logica di partecipazione ampia che parta da questa rete profonda di amicizia civile che abbiamo messo in piedi insieme. Festeggiamo questo risultato che non è per noi un arrivo ma un nuovo inizio. Abbiamo un sacco di cose da fare. Ci mettiamo subito al lavoro per la nostra città. Per servirla ancora con serietà, con parole civili, con entusiasmo. Senza personalismi ma con spirito di servizio, guardando sempre al bene comune!”

Nell’altro ballottaggio previsto in Provincia di Cremona, il sindaco uscente di Casalmaggiore ha battuto il candidato di centrosinistra Fabrizio Vappina: Filippo Bongiovanni si è imposto con il 54,47% dei voti. Il candidato sconfitto ha augurato buon lavoro al primo cittadino eletto e ha assicurato un’opposizione attenta e puntuale, con una bella squadra in grado di controllare bene l’azione di chi amministrerà il Comune.

Estate 2019: da giugno a settembre torna l’appuntamento con le Feste de l’Unità

L’estate è ormai alle porte e da giugno a settembre torna l’appuntamento con le Feste de l’Unità: quest’anno saranno otto in totale le feste organizzate dalla federazione provinciale del Partito Democratico. Ad inaugurare il calendario Pianengo e Pessina Cremonese, che apriranno al pubblico nel week-end dal 13 al 17 giugno 2019. Riconfermati ovviamente i due eventi più attesi di fine estate: la festa della città di Cremona (dal 17 al 27 agosto) e la grande kermesse di Ombrianello (dal 23 agosto al 3 settembre) che chiuderà, come da tradizione, la stagione delle feste in Provincia di Cremona.

Europee: PD secondo sul territorio provinciale. Elezioni comunali: Cremona e Casalmaggiore al ballottaggio

Alle elezioni europee 2019 il Partito Democratico si mantiene al secondo posto in Provincia di Cremona, ottenendo 38.062 voti (pari al 20,41% dei consensi) e incrementando la propria percentuale rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno. In linea con il dato nazionale, il PD è andato sensibilmente meglio nelle città e nei centri maggiori rispetto ai paesi più piccoli: a Cremona la percentuale dei democratici è stata del 27,39%, mentre a Crema del 26,00%. Tra i candidati hanno ottenuto maggiori preferenze il capolista Giuliano Pisapia (4.680 voti), Irene Tinagli (1.850) e Pierfrancesco Majorino (1.168).

Alle elezioni amministrative da registrare la netta crescita del centrosinistra rispetto ai dati delle europee. Nella città di Cremona la coalizione a sostegno del sindaco Gianluca Galimberti ha ottenuto il 46,37% dei voti, staccando il candidato di centrodestra del 5% .Nel capoluogo provinciale la lista PD ha aumentato i propri consensi fino a superare il 30%. Si andrà al ballottaggio anche nel Comune di Casalmaggiore dove il distacco tra il sindaco uscente Filippo Bongiovanni e il candidato di centrosinistra Fabrizio Vappina è molto risicato. Il voto di ballottaggio è previsto per domenica 9 giugno: l’impegno del Partito Democratico per vincere in entrambe le città sarà massimo nei prossimi giorni, con la prevista mobilitazione di tutti i candidati, i militanti e i sostenitori del territorio.

Ecco la tabella con i risultati in Provincia di Cremona, suddivisi per Comune: Europee 2019 – Risultati Cremona

Elezioni europee e comunali: vademecum per il voto

Domenica 26 maggio si vota per le elezioni europee in tutta Italia e in molti Comuni del nostro territorio, tra cui il capoluogo provinciale, anche per le elezioni amministrative locali. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle 23: ogni elettore dovrà recarsi alla propria sezione di riferimento munito di tessera elettorale e documento d’identità valido.

Per le elezioni europee (scheda grigia) si vota tracciando una X sul simbolo prescelto (la lista del Partito Democratico è al numero 15). Si possono esprimere fino a 3 preferenze tra i candidati al Parlamento europeo, con l’obbligo di alternanza di genere (uomo-donna-uomo oppure donna-uomo-donna) se si esprime più di una preferenza. Ecco il fac-simile della scheda elettorale:

Per le elezioni comunali di Cremona (scheda blu) si vota tracciando una X sul simbolo prescelto (la lista del Partito Democratico – Galimberti Sindaco è al numero 1). Si possono esprimere fino a 2 preferenze tra i candidati al consiglio comunale, con l’obbligo di alternanza di genere (uomo-donna oppure donna-uomo) se si esprime più di una preferenza. Ecco il fac-simile della scheda elettorale:

Appello al voto: lettera di Vittore Soldo a iscritti e simpatizzanti PD della Provincia di Cremona

Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico, ha inviato una lettera aperta a tutti gli iscritti e militanti della Federazione di Cremona, in vista dell’appuntamento con le elezioni europee e amministrative di domenica 26 maggio. Ecco il testo integrale della lettera:

Carissima, Carissimo,

il 26 maggio ci aspetta un appuntamento molto importante, il più importante di questi anni difficili da capire e da interpretare: saremo chiamati a scegliere per molte amministrazioni locali ma passaggio ancora più importante, saremo chiamati a dire che Europa vogliamo. Sulla scheda elettorale che ci verrà consegnata il 26 maggio al seggio elettorale, per l’elezione del nuovo parlamento europeo, avremo sotto gli occhi due modelli alternativi e opposti di futuro e di Europa: un futuro di inclusione, modernità, sviluppo e democrazia ben rappresentato dai giovani che negli anni scorsi tramite l’Erasmus, hanno contribuito a costruire una generazione di giovani europei e non solo, italiani, francesi o tedeschi.

Questo è il modello proposto dai partiti Socialdemocratici, tra i quali il Partito Democratico. E poi troveremo sulla scheda elettorale il modello proposto da Orban, Salvini e da Marie Le Pen. Il modello proposto dai partiti sovranisti: un modello fatto di muri e fili spinati. Un modello di chiusura fatto di dazi, burocrazia e limiti al passaggio di merci e conoscenza. Un salto indietro di 50 anni. Il Movimento 5 stelle in questa partita importantissima, così come su molte altre importanti questioni, non hanno nessuna posizione ufficiale chiara su come intendono l’Europa: non pervenuti. Hanno qualche idea confusa sulla moneta unica e poco altro, troppo poco per un partito di governo. Il 26 maggio sarà quindi una data storica e importante per far valere lo spirito europeista di chi vuole continuare ad immaginare un continente, libero da guerre, moderno e fatto di uomini e donne liberi, emancipati e profondamente democratici. Un continente dove prima vengono le libertà dei cittadini e solo poi vengono considerate le esigenze della finanza e dell’economia di mercato. Un’Europa dove i cittadini sono parte fondamentale per rigenerare periodicamente le forme di democrazia e non sono solo numeri da cui carpire dati sui quali impostare modelli economici e scelte di marketing. Un’Europa dei popoli e non delle grandi aziende del Web. Un’Europa dello sviluppo e della crescita che però stia attenta a non lasciare indietro nessuno. Un’Europa che difende i propri cittadini dall’aggressività dalle grandi aziende e dalle lobby che arrivano da lontano e che vorrebbero un’Europa più fragile in cui fare affari ed in cui non avere regole.

Il 26 maggio andremo a votare per il futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni e prima di farlo sarà importante pensare a quale modello immaginiamo per riuscire a mantenere e migliorare il contesto in cui viviamo: non possiamo pensare che la soluzione ai danni nefasti del liberismo dello scorso decennio, peraltro voluto da movimenti di una destra che si diceva moderata e che si sta sbriciolando, sia adesso rappresentata da muri e frontiere fatte di fili spinati e da guardie armate. Invece dei muri abbiamo bisogno degli Stati uniti d’Europa e dobbiamo impegnarci perché i nostri ragazzi crescano con una cultura europeista che venga insegnata nelle scuole e prima ancora che arrivi dalle cellule fondamentali della nostra società: dalle famiglie. Per fare questo la decisione che ci verrà posta non sarà difficile: in Italia l’unica alternativa ad un modello di chiusura e nuove povertà è il Partito Democratico e la lista che ha dimostrato di aver saputo proporre che va da Tsipras a Macron e che tiene insieme un modello solo e coerente di Europa: l’Europa del Futuro a cui come europei, rispetto ai tanti sacrifici e al rigore, adesso ci meritiamo. Per un’Europa del futuro libera e giusta bisogna, però, informarsi e partecipare ed è molto importante che il voto sia consapevole: per le europee si avranno la possibilità di esprimere 3 preferenze. Tre nomi, tra i 20 candidati nelle liste del Partito Democratico, da esprimere e scrivere sulla scheda, stando attenti a rispettare l’alternanza di genere.

Colgo l’occasione per mandarvi un abbraccio e augurarvi e augurarci che il futuro sia meno cupo e incerto di quanto questo governo e le forze sovraniste ad esso alleate, l’hanno reso. Buon voto e viva un’Europa unita, libera, moderna e democratica.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD