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Paullese: facciamo il punto. Iniziativa pubblica venerdì 29 giugno

Venerdì 29 giugno si terrà una serata per fare il punto sui lavori di riqualificazione della strada statale Paullese, con particolare attenzione all’avvio dei cantieri del secondo lotto e alla questione del ponte sul fiume Adda. L’iniziativa, aperta al pubblico, avrà luogo presso la sala consiliare del Comune di Paullo alle ore 20,45. Saranno presenti: Arianna Censi (vice sindaco della Città Metropolitana di Milano), Davide Viola (presidente della Provincia di Cremona), Marco Granelli (assessore alla mobilità di Milano), i consiglieri regionali PD Pietro Bussolati, Matteo Piloni, Carmela Rozza, Patrizia Baffi, i sindaci e gli amministratori locali dei Comuni dell’asta della Paullese.

Centri per l’impiego, Piloni (PD): “Neanche un euro dalla Regione”

“E’ ufficiale, la Regione non darà un euro per finanziare i centri per l’impiego, una realtà a dir poco fondamentale in un’area come la nostra”. Sono le parole di Matteo Piloni, consigliere regionale PD, a margine della seduta della commissione consiliare nella quale è stata approvata, con il voto contrario del PD, la norma finanziaria del progetto di legge che definisce le modifiche alla legge sul mercato del lavoro in Lombardia e, nello specifico, le risorse per il trasferimento del personale dalle province alle regioni.

“I 4 milioni e 900 mila euro previsti dalla norma finanziaria, già pochi, non sono strutturali, ma solo potenziali – spiega Piloni- e questo significa che la regione pensa di cavarsela usando soltanto le risorse statali. Quello Stato brutto e cattivo che negli ultimi anni ha visibilmente aumentato le risorse destinate a queste realtà, passando dagli oltre 15 milioni del 2015 ai 18 milioni e mezzo del 2017, fino ai 26 milioni e 400 mila euro per il 2018. Noi però abbiamo avanzato una proposta concreta in termini di stanziamento – prosegue Piloni – ,aumentando la quota di Regione Lombardia e portando così a 45 milioni le risorse totali a disposizione annualmente, una somma che, dai dati messi a disposizione dalle province stesse, avrebbe garantito un funzionamento dignitoso ed efficiente dei centri stessi. La nostra proposta non è stata accolta e per questo abbiamo espresso voto contrario, poteva essere una vera occasione per rivedere e potenziare tutto il sistema del collocamento e invece alla fine si è rivelato solo un modo per tenere in piedi la baracca”.

“Senza contare le condizioni di grave difficoltà in cui versano moltissimi centri per l’impiego – conclude il consigliere dem – non investire sul tema del lavoro in Lombardia, dove sono tantissimi i giovani in cerca di occupazione e sono altrettanti coloro che necessitano di un reinserimento lavorativo, oggi è davvero grave. Infine, ma non certo secondario, in commissione abbiamo assistito ancora una volta al contrasto tra una Lega che ha approvato entusiasticamente la norma e un M5S che ha dichiarato voto contrario, sventolando una possibile impugnativa da parte del governo e definendo assurda la scelta fatta da Regione Lombardia”.

Sanità: il Partito Democratico ha votato la riduzione del superticket. Restano però ampi margini di iniquità

I consiglieri regionali del Partito Democratico hanno dato parere favorevole, questa mattina in commissione sanità del Consiglio regionale, al taglio del superticket sanitario su visite ed esami. Il parere alla delibera di giunta è quindi passato all’unanimità, compresa la raccomandazione, voluta dal PD, che chiede che con atti successivi si dia seguito al dettato della legge regionale 23 del 2015, la riforma della sanità, ovvero che si prevedano interventi a favore delle fasce deboli e si proceda a modulazioni per reddito. Questa dicitura era entrata nella legge proprio su proposta del PD, dopo una dura battaglia d’Aula, durante la discussione in Consiglio nell’Agosto del 2015.

“Il nostro voto sulla riduzione del superticket non può che essere positivo, perché va a vantaggio di tante persone che oggi rinunciano a curarsi per ragioni economiche. – spiega il consigliere regionale del PD Matteo Piloni – Detto ciò, non rinunciamo alla critica all’impostazione generale data dalla Regione Lombardia, basata sul tipo di prestazione e non sul reddito del cittadino che ne ha bisogno. Anche con questa modifica il superticket rimane iniquo perché incide soprattutto sulle fasce più deboli. Ciò che la Regione non può fare è dichiarare di aver dimezzato il superticket, perché i numeri parlano chiaro e i cittadini non meritano questa propaganda ingannevole. Per questi motivi abbiamo chiesto e ottenuto che sui ticket si proceda a modulazioni per fasce di reddito.”

Nessun esame, infatti, vedrà dimezzarsi il costo, semplicemente il tetto massimo del ticket complessivo, ovvero il costo per il cittadino, passerà da 66 Euro a 51. Si abbasserà per esempio il costo per una colonscopia (da 58,80 € a 51), per una risonanza magnetica della colonna (da 66 € a 51) o per una biopsia della tiroide (da 52,80 € a 51), mentre rimarranno invariati esami come la mammografia bilaterale (48,30 €), l’ecografia ginecologica (40,65 €), la visita cardiologica (28,50 €).  Il 71,8% delle ricette non vedrà alcuna riduzione. Delle restanti, il taglio massimo, di 15 Euro, si applicherà all’11,7% delle ricette (elaborazione effettuata sui dati del 2017).

Sicurezza treni, il PD presenta una mozione in Consiglio regionale: “Basta con le promesse e la demagogia. E’ ora di passare ai fatti”

“La demagogia sulla sicurezza tanto sbandierata dalla Lega fino ad oggi evidentemente non ha portato a grandi risultati e, come sempre, tocca a noi fare le proposte concrete”. La battuta è del consigliere regionale Matteo Piloni che, insieme ai colleghi del gruppo regionale del Partito Democratico, ha presentato una mozione sui disservizi e la sicurezza del servizio ferroviario regionale che sarà discussa in aula consiliare il prossimo 22 maggio.

Dopo un’ampia premessa che elenca tutti i livelli di criticità, dall’obsolescenza del materiale rotabile all’organizzazione del personale all’abbandono delle stazioni, la mozione impegna la giunta regionale a “definire con i soggetti interessati un piano organico per il ripristino del presidio delle stazioni ferroviarie quale perno fondamentale della riorganizzazione della rete della mobilita” a “garantire una maggiore sicurezza ai viaggiatori e al personale del servizio attraverso un piano straordinario” e infine “a individuare nell’assestamento di bilancio le risorse necessarie per la predisposizione degli interventi. Dopo tante promesse e dichiarazioni, a questo punto – conclude Piloni – ci auguriamo e aspettiamo che la nostra proposta sia ampiamente condivisa da tutto il Consiglio regionale, perché i pendolari lombardi hanno bisogno di avere risposte subito e non solo quando scadono i contratti”.

Consiglio regionale: Matteo Piloni (PD) nominato nelle commissioni territorio e agricoltura

In Regione Lombardia la settimana è stata dedicata all’insediamento e all’avvio dei lavori delle commissioni consiliari. Il consigliere regionale Matteo Piloni è stato nominato membro di due importanti commissioni: la quinta “Territorio e Infrastrutture” e l’ottava “Agricoltura”. In quest’ultima ricoprirà l’incarico di capogruppo del Partito Democratico.

“Si tratta di due commissioni importanti che trattano temi prioritari per i nostri territori. – dichiara il consigliere Piloni – La nostra Provincia, e tutto il su della Lombardia, ha la necessità di nuove politiche riguardanti le infrastrutture e la mobilità. Per quanto riguarda i treni ci aspettiamo un forte intervento della Regione sia per quanto riguarda la riqualificazione delle linee (Cremona-Mantova, Cremona-Brescia, Parma-Brescia, Cremona-Treviglio) che per il miglioramento del servizio. Sul tema delle strade e delle infrastrutture abbiamo due necessità: la conclusione dei lavori di raddoppio della Paullese tra Crema e Milano e l’autostrada Cremona-Mantova. Su quest’ultima è bene che la Regione dica quanto prima, e cioè entro fine anno, cosa intende fare. C’è poi la questione dei ponti sul fiume Po nel Casalasco che continua a creare grandi problemi alla viabilità e all’economia locale. E’ evidente che queste tematiche sono prioritarie per il territorio e il nostro lavoro andrà in questa direzione”. Infine l’Agricoltura che per il consigliere Dem “ha un ruolo fondamentale per tutta la regione e affonda le sue radici proprio nella nostra provincia. Pac, sostegno al reddito, nutrie e cinghiali, bandi e accessibilità, una vera sburocratizzazione, la bioagricoltura, il Prs. Sono i temi sui quali Regione dovrà svolgere fino in fondo il proprio ruolo per dare risposte ad un settore che negli ultimi anni non ha avuto il sostegno che invece merita”.