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Piano di sviluppo rurale, PD: Regione Lombardia in grave ritardo nella distribuzione delle risorse europee

Dall’Europa i soldi arrivano. E anche molti. Un bel fiume di denaro che potrebbe inondare la Lombardia un po’ in tutti i settori produttivi. E invece rimane fermo alla fonte, perché chi amministra oggi questa regione non fa i bandi e di conseguenza non elargisce i denari. A pagarne le spese è prima di tutto l’agricoltura, che vede la Lombardia ai primi posti in Italia in quanto a produzione. Ma questo pare non interessare molto l’attuale Giunta lombarda. Ne ha parlato stamattina il Gruppo regionale del PD, durante una conferenza stampa.

Nel contempo, proprio stamattina, in I Commissione Bilancio, veniva approvato, all’interno della risoluzione per la sessione europea di martedì prossimo, in modo bipartisan (la Lega non ha partecipato al voto), un emendamento che richiama la Giunta regionale a spendere le risorse del Piano di sviluppo rurale per evitare che l’Europa attivi la ‘clausola del disimpegno’, ovvero che ritiri la disponibilità delle risorse che non vengono spese in tempo. “La presunta eccellenza di Regione Lombardia, rispetto alla gestione dei fondi europei, è smentita da fatti in parte oggi oggetto di attenzione anche della Magistratura, come nel caso dei fondi Bei, in parte di livello politico, come nel caso dell’agricoltura”, ha esordito il capogruppo Enrico Brambilla.

A Marco Carra, consigliere regionale del PD e capogruppo in Commissione Agricoltura, il compito di spiegare cosa accade: “Il Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020, che permette a ogni Stato membro dell’Unione europea di utilizzare tutte le risorse economiche a disposizione del sistema agroalimentare, in Lombardia può contare su 1.157 milioni di euro di cui 499 milioni provenienti dall’Ue, 461 milioni dallo Stato e 197 milioni dal bilancio regionale. Ebbene, di quei soldi, al 31 dicembre 2016, la Regione ha speso solo 89 milioni di euro, ovvero il 7,69%. L’eccellente Lombardia si ritrova non ai primi posti, come accadeva in passato, ma dietro a Bolzano (19,78%), al Veneto (15,54%), a Trento (10,97%), alla Sardegna (10,28%), all’Umbria (9,92%) e all’Emilia Romagna (8,43%). E a pari merito con regione italiane che vengono definite arretrate o poco virtuose dalla stessa Lega”.

Un caso emblematico è quello della Misura 19 del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 ‘Sostegno allo sviluppo locale Leader – Gal’, di cui ha parlato il consigliere Agostino Alloni: “Dopo che molti dei territori definiti svantaggiati hanno unito sinergie pubbliche e private per presentare i progetti, a differenza che in passato, questa volta l’assessorato all’Agricoltura ha lasciato fuori qualcuno dal bando, che in questo caso era stato pure fatto. Ma questa scelta insensata e non giustificata ha scatenato una serie di ricorsi che, di fatto, hanno bloccato la Misura e oggi la Lombardia è praticamente l’unica regione a non aver potuto distribuire nemmeno un euro degli oltre 60 milioni a disposizione”. Ma nel contempo, ha sottolineato Alloni assieme ai colleghi, “l’assessorato spende 610mila euro, anziché i già molti 280mila, per 5-6 numeri l’anno della rivista che invia agli agricoltori. Questo incredibile aumento, fatto con i soldi del Psr destinati alla comunicazione e in parte con risorse regionali, guarda caso avviene l’anno prima delle elezioni. A cosa serve la rivista? A pubblicizzare i bandi che poi non vengono indetti”, hanno concluso i consiglieri PD.

Ticket, Alfieri e Brambilla (PD): “Centrodestra cinico, prende in giro i lombardi”

“Delle due l’una, o Maroni e Gallera sanno di essere nel giusto e allora possono mantenere in vigore la delibera almeno fino a quando la Consulta non valuterà l’impugnativa, oppure sono coscienti che quell’articolo del collegato era scritto con i piedi e stanno solo facendo i furbi. La verità è che il centrodestra sta prendendo in giro i lombardi con grande cinismo. Nessuno obbliga la Regione a ritirare la delibera e ad alzare nuovamente il tetto dei ticket. Se lo fa è solo per mascherare il suo fallimento rispetto a una delle maggiori promesse fatte in campagna elettorale.” Lo dichiarano il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri e il capogruppo Enrico Brambilla rispetto alla sospensione della delibera con la quale la Regione, a partire dal primo di febbraio scorso, ha abbassato il tetto del superticket sanitario su visite ed esami diagnostici da 30 a 15 euro.

Poste, Alloni (PD): “Primo tavolo territoriale: giudizio positivo per i miglioramenti in atto”

Sono stati presentati oggi, nell’ambito del tavolo territoriale per la provincia di Cremona, che fa seguito agli accordi stabiliti a livello regionale, i risultati del piano straordinario che Poste Italiane direzione Lombardia ha messo in campo, a seguito delle segnalazioni di criticità arrivate da sindaci, consiglieri regionali, imprese e utenza, per contrastare una situazione che alla fine del 2016 si presentava davvero complicata.

Il piano di riorganizzazione, che andrà a regime entro la metà di marzo 2017 secondo quanto annunciato dai dirigenti presenti (Fabio Toniolo, Francesca Paglia e Marco Seri) di fronte a diversi rappresentanti del territorio, tra cui i sindaci di Crema e Cremona e il consigliere regionale Pd Agostino Alloni, prevede nuove assunzioni (31 già avvenute e altre 12 in corso), lo smaltimento della posta arretrata e la riduzione delle aree di distribuzione da parte dei postini secondo una logica di fidelizzazione che dovrebbe permettere il recapito della posta ordinaria entro 5 giorni e della prioritaria entro 1 giorno.

Ho collaborato attivamente a raccogliere i dati sulle aree di maggiore criticità tra i comuni del cremasco – dice il consigliere Alloni – Esce oggi confermato quanto premesso nella riunione svoltasi a Crema il 27 gennaio scorso. Lo sforzo portato avanti dalla direzione lombarda di Poste Italiane sta già dunque producendo miglioramenti visibili e questo è importante dato il ruolo imprenscindibile che la posta ha sul territorio, intanto aspettiamo la metà di marzo quando il piano andrà a regime. Resta il problema del presidio degli uffici postali nei quartieri e nei piccoli comuni che invece va riducendosi sempre più, privando i cittadini di un servizio ancora fondamentale”.

Regione Lombardia, ticket sanitari: altro che dimezzamento, la maggior parte delle prestazioni costerà come prima

Dopo l’annuncio di ieri della Regione di voler dimezzare i superticket sanitari interviene il consigliere regionale del PD Agostino Alloni che, tabelle alla mano, contesta la comunicazione fatta da Palazzo Lombardia. “Premetto che una riduzione del ticket nella regione dove la sanità è la più costosa d’Italia è sempre una buona notizia – dichiara Alloni – ma la ricetta di Maroni è sbagliata e oltretutto non è quella che ha più volte promesso ai lombardi, cioè l’azzeramento dei ticket. Con la nuova delibera per la maggior parte dei casi i cittadini non vedranno differenze, perché l’abbattimento di 15 euro vale solo per le prestazioni più care, e chi pagava fino a 51 euro di ticket continuerà a pagare come prima. La strada giusta, lo diciamo da tempo, è l’esenzione totale per i redditi fino a 30mila euro e la rimodulazione per reddito di quelli superiori”.

L’effetto reale della delibera di giunta è l’introduzione del limite a 51 euro, anziché 66, del costo massimo per i cittadini di visite ed esami. La novità è che la giunta ha rivisto il superticket di competenza regionale che la Lombardia applica in relazione al valore economico della prestazione (quanto viene rimborsato agli ospedali per ogni prestazione effettuata): se prima il superticket variava da 0 a 30 euro ora varierà da 0 a 15 euro (in aggiunta al ticket nazionale). Ci sarà quindi un beneficio solo per le prestazioni più costose. In pratica, dall’entrata in vigore della delibera, le cose funzioneranno così:

Valore della prestazione* Ticket nazionale** Superticket Tot. pagato dal cittadino Tot. pagato dal cittadino
Oggi Dal 1 febbraio
ESAME DEL COLESTEROLO 1,70 1,70 0,00 1,70 1,70
RADIOGRAFIA POLSO 15,65 15,65 4,50 20,15 20,15
VISITA CARDIOLOGICA 22,50 22,50 6,00 28,50 28,50
ECOGRAFIA GINECOLOGICA 31,65 31,65 9,00 40,65 40,65
MAMMOGRAFIA BILATERALE 44,87 36,00 12,30 48,30 48,30
BIOPSIA TIROIDE 63,86 36,00 16,80 52,80 51,00
COLONSCOPIA 77,31 36,00 22,80 58,80 51,00
RISONANZA MAGNETICA COLONNA 147,56 36,00 30,00 66,00 51,00
* il valore della prestazione è quanto la regione rimborsa all’azienda sanitaria
** il ticket nazionale massimo è di 36 euro. Fino a quella cifra equivale al valore della prestazione.

Assemblea provinciale PD: la relazione del segretario Matteo Piloni

Si è tenuta nella serata di mercoledì 9 gennaio la prima assemblea provinciale del Partito Democratico di Cremona del 2017. A questo primo appuntamento di discussione del massimo organismo dirigente della federazione cremonese dopo il referendum del 4 dicembre ha partecipato anche Alessandro Alfieri, segretario regionale PD della Lombardia. Tanti gli argomenti in discussione: analisi dei risultati del referendum, situazione politica a livello nazionale, rilancio del partito sul territorio, elezioni comunali a Crema e avvio del percorso per il programma e l’individuazione del candidato presidente in vista delle elezioni regionali del prossimo anno. A livello locale, il partito sarà impegnato, nelle prossime settimane, in una campagna di ascolto e confronto in tutti i circoli territoriali con iscritti, elettori e rappresentanti delle categorie economiche e sociali.

Ecco  il testo integrale della relazione introduttiva del segretario provinciale Matteo Piloni: Relazione Ass. provinciale PD Cremona – 9 gennaio 2017