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Approvato il Decreto “Rilancio”: per un’Italia giusta, semplice e competitiva

Dopo il pacchetto di misure da 25 miliardi di euro del decreto “Cura Italia”, il governo con il “Decreto Rilancio” stanzia ulteriori 55 miliardi per avviare la Fase 2 dell’economia italiana che dovrà affrontare la crisi senza precedenti innescata dalla pandemia del Covid-19 e sostenere la ripresa del Paese. Un provvedimento straordinario con il quale si interviene per rinforzare i settori salute e sicurezza, sostenere le imprese, i redditi da lavoro, il turismo e la cultura. E si pongono le basi per la ripresa del Paese, anche con la cancellazione delle clausole di salvaguardia, eliminando così gli aumenti di Iva e accise previsti a partire dal 2021.

In particolare vengono stanziati oltre 30 miliardi per fornire liquidità e sostegno al lavoro e all’economia tramite misure di ristoro per le imprese con contributi a fondo perduto, la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno, contributi per affitti e bollette, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, l’allungamento delle tutele della Cassa Integrazione (per complessivi 16 miliardi), delle indennità di lavoratori autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti e l’introduzione di interventi per aiutare colf e badanti. I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto tra il 31 ottobre 2019 e il 31 gennaio 2020, potranno richiedere un permesso di soggiorno temporaneo della durata di 6 mesi per svolgere lavori in agricoltura o come colf e badanti. Nella sanatoria rientrano anche i lavoratori italiani impiegati illegalmente. Non potranno presentare istanza di regolarizzazione i datori di lavoro condannati negli ultimi 5 anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori. C’è inoltre un raddoppio delle pene per chi sfrutta il lavoro in nero.

Dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 tutti gli interventi di adeguamento, efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e quelli relativi alla costruzione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, saranno a costo zero per le famiglie e le attività, grazie ad un credito di imposta del 110% per le imprese che effettueranno i lavori. Oltre cinque miliardi per salute e sicurezza: di questi, 1,4 miliardi vengono impiegati per la creazione di 3.500 nuovi posti letto in terapia intensiva e oltre 4.200 in semintensiva; 1,2 miliardi per il potenziamento dell’assistenza territoriale con l’assunzione di quasi 10.000 infermieri e 1,5 miliardi per rifinanziare il Fondo emergenze nazionali. Due miliardi, infine, sono destinati a sostenere le misure fiscali, fra le quali l’azzeramento dell’Iva per i dispositivi di protezione individuali.

Bonus baby sitter: il voucher sale da 600 a 1.200 euro e può essere utilizzato anche per l’iscrizione ai centri estivi. I lavoratori dipendenti genitori di figli con meno di 12 anni hanno diritto ad un congedo parentale pagato al 50% della retribuzione fino a 30 giorni, e accesso allo smart working se hanno figli minori di 14 anni. Incremento di 12 giorni di permesso retribuito, per i mesi di maggio e giugno, per l’assistenza di familiari disabili. Viene stanziato circa un miliardo e mezzo nell’arco di due anni per far partire il prossimo anno scolastico in sicurezza. Saranno tsabilizzati 16 mila insegnanti, con un totale di 32 mila posti aggiuntivi all’avvio dell’anno scolastico. Alle Università e agli Enti Nazionali di Ricerca destinati 1,4 miliardi, mentre si prevede l’assunzione di ulteriori 4 mila nuovi ricercatori. Si istituisce un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali con una dotazione di 225 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. A uno dei settori più colpiti, il turismo, sono destinati 2,5 miliardi di aiuti che serviranno a finanziare, tra le altre cose, il credito di imposta per le vacanze delle famiglie (un tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro) e l’esenzione IMU per le attività del settore ricettivo.

Perché nessuno resti indietro, per ripartire tutti insieme. A questo serviranno i 55 miliardi del Decreto Rilancio. Sostenere l’economia, proteggere le persone, semplificare le procedure. Dal reddito di emergenza alle agevolazioni per le imprese, dalla sburocratizzazione del Paese alle assunzioni, passando per un grande investimento su sanità, scuola, università e ricerca. Costruiamo un’Italia giusta, semplice e competitiva. Questo è l’impegno del Partito Democratico e faremo di tutto per realizzarlo.

Lettera di Luciano Pizzetti e altri deputati PD al governo: “Un contributo straordinario per i territori più colpiti”

Il deputato cremonese Luciano Pizzetti e altri parlamentari del Partito Democratico hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per chiedere un’attenzione particolare del governo nei confronti di quelle aree più colpite dall’emergenza Coronavirus. La richiesta è firmata, oltre che dallo stesso Pizzetti, anche da Maurizio Martina, Elena Carnevali, Marina Berlingheri e Alfredo Bazoli, in rappresentanza delle Province di Cremona, Lodi, Bergamo, Brescia e Piacenza.

I parlamentari PD riconoscono l’impegno che il governo ha finora profuso con scelte difficili ma necessarie e con prime azioni importanti per sostenere lavoratori, imprese, famiglie e enti locali. L’imperativo categorico, assolutamente condiviso, è non lasciare indietro nessuno, non perdere nessun posto di lavoro e non fare chiudere nessuna impresa. Per questa ragione nei prossimi provvedimenti economici, si chiede di individuare un contributo straordinario di emergenza anche nei confronti dei territori più colpiti e di definire scelte infrastrutturali utili al rilancio dello sviluppo di queste Province. Queste terre, seppur duramente provate, hanno certamente le energie e la forza per ripartire ma queste comunità, oggi più che mai, hanno bisogno di sentire vicino l’intero Paese.

Ecco la lettera integrale al governo: Lettera PD Conte-Gualtieri

Approvato il decreto “Cura Italia”: 25 miliardi per aiutare famiglie, lavoratori e imprese

L’emergenza dovuta al contagio da Coronavirus, oltre a minare la tenuta del sistema sanitario, rischia di infettare in maniera profonda la nostra economia. Le conseguenze economiche potrebbero essere davvero pesanti se non agiamo subito. Per questo il governo ha approvato, anche sulla base delle indicazioni pervenute dal Partito Democratico, un maxi-decreto in grado di contenere l’emergenza economica. Solo le prime misure, viene assicurato dallo stesso governo, per frenare i contraccolpi economici dell’emergenza e per sostenere la sanità.

La manovra “Cura-Italia”, definita “poderosa” dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha un  valore di 25 miliardi di euro e finanziamenti mobilitati per 350, è un’iniezione immediata di sostegno all’economia. E aiuta imprese, famiglie, sanità, lavoro, anche posticipando le scadenze fiscali. Tra le tante misure approvate, le più importanti riguardano: gli ammortizzatori sociali concessi a tutti i lavoratori, per 9 settimane; sostegno alle partite Iva; sospensione di versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per le imprese colpite dall’emergenza; bonus e indennità per i lavoratori. E poi, ancora, sospensione per 9 mesi delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà; 15 giorni di congedo parentale senza vincolo di reddito e bonus da 600 euro per baby sitter per le famiglie con bambini; misure di sostegno per chi si prende cura di persone con disabilità; aiuti a piccole e medie imprese per 3 miliardi di euro. Infine un credito d’imposta del 60% per i negozianti e artigiani che pagano un affitto e una forma di sostegno per i lavoratori dipendenti e autonomi in maggiore difficoltà. Ma non solo. Arriva anche il potenziamento del Servizio Sanitario nazionale e della Protezione Civile, con uno stanziamento di oltre 3 miliardi, per finanziare ad esempio le ore straordinarie per gli ospedalieri . La Protezione Civile potrà requisire strutture sanitarie, anche private, per fronteggiare l’emergenza. Prevista poi la produzione di mascherine in deroga alla normativa vigente.

Composta da 120 articoli, scritta nelle ore in cui il virus avanza nel Paese, la manovra è dunque un primo passo fondamentale, che servirà per sostenere l’economia, aiutandola a farla ripartire appena terminata l’emergenza. Perché è un dovere aiutare imprese e famiglie a reggere l’impatto. E una cosa è certa: il PD farà di tutto affinché nessuno venga lasciato solo.

Informazioni su come richiedere l’attivazione delle misure varate dalla manovra del governo: Mini-Guida “Cura Italia”

Coronavirus: campagna d’informazione del Partito Democratico

Il momento difficile che il Paese sta vivendo a causa della diffusione del CoViD-19 ha richiesto a Governo, Regioni, Comuni, istituzioni sanitarie e Protezione Civile un grande sforzo e l’adozione di misure straordinarie per la sicurezza di tutti e particolarmente delle fasce di popolazione più vulnerabili. Il ringraziamento del Partito Democratico va alla comunità scientifica, a tutto il personale sanitario, ai dipendenti pubblici, agli insegnanti, al personale scolastico, ai tantissimi che in queste settimane hanno messo a disposizione passione, competenze, determinazione e tempo per combattere insieme questa nuova battaglia: tutti stanno facendo un grande lavoro al servizio del Paese. Le misure restrittive adottate hanno certamente conseguenze sulla vita di ogni giorno, ma è proprio davanti alle difficoltà che si vede la forza delle persone, di una comunità, di un Paese.

Il Governo ha approntato da subito, con determinazione, un primo provvedimento di sostegni, agevolazioni e sgravi. Altre misure serviranno per rimettere in moto l’economia e salvaguardare i comparti produttivi colpiti dalla crisi di queste settimane. Il Partito Democratico con il “Piano per l’Italia” ha già indicato alcune strade per una nuova agenda di Governo all’altezza della sfida che la nuova situazione ci ha messo davanti. Tutta la comunità del PD è pienamente dentro questa sfida, anche attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione che supporti, con responsabilità e buon senso, seguendo le indicazioni della comunità scientifica, i nostri concittadini e concittadine. La più grande misura economica che va adottata è anzitutto quella di arginare la diffusione del virus. Su questo possiamo e dobbiamo dare il nostro fattivo contributo, da subito. Mettiamoci in gioco con responsabilità, buon senso ma anche con la creatività che le condizioni di difficoltà sono in grado di generare. Siamo la più grande comunità politica dentro un Paese in difficoltà: possiamo fare, e faremo, la nostra parte.

Il Segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha scritto una lettera ai segretari regionali, provinciali e di circolo di tutta Italia per illustrare il materiale di comunicazione e le motivazioni di questa campagna d’informazione. Ecco il testo integrale della lettera: Coronavirus – Comunicaz. Zingaretti

Per informazioni e aggiornamenti: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Sanità: in Lombardia superticket abolito dal 1° marzo grazie al governo nazionale

Grazie ai fondi del governo nazionale, in Regione Lombardia non si pagherà più il superticket su visite ed esami diagnostici dal 1° marzo 2020 e i cittadini risparmieranno fino a quindici euro a prestazione. Dopo anni di annunci, grazie alla decisione del “governo giallo-rosso” l’abolizione del superticket sarà presto realtà.

È invece incorso in un incidente il presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, il consigliere leghista Emanuele Monti, che annuncia oggi la delibera sbagliata, quella del luglio scorso, che introduceva un taglio al superticket parziale e condizionato a reddito, composizione familiare e tipo di patologia, peraltro mai entrato in vigore. A luglio, infatti, c’era ancora il governo giallo-verde, sostenuto da Monti, ma la decisione di abolire il superticket è dell’attuale governo, quello che vede la partecipazione del Partito Democratico. Se nel resto d’Italia il superticket sarà cancellato a luglio, in Lombardia lo sarà a marzo, perché la Regione utilizzerà risorse nazionali per anticipare la misura.