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Auto elettriche nelle zone pedonali: Luciano Pizzetti interroga il ministro Toninelli

Luciano Pizzetti, deputato del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in merito alla controversa novità inserita nella legge di stabilità, che consente l’accesso delle auto elettriche o ibride nelle ztl e nelle aree pedonali delle città italiane. Una prerogativa che è sempre stata lasciata ai regolamenti comunali e che i Comuni stessi vogliono mantenere, tant’è che attraverso l’Anci molti di essi hanno chiesto un incontro con il ministro per ridiscutere della norma.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture:

– La L. 145/2018 (stabilità 2019) all’articolo 1 comma 103 prevede una modifica all’articolo 7 del codice della  strada,  di  cui  al  decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, con l’inserimento di un comma aggiuntivo;
– Suddetto comma stabilisce testualmente che : Nel delimitare le zone  di  cui  al  comma  9  i  comuni consentono, in ogni caso, l’accesso libero a tali zone ai  veicoli  a propulsione elettrica o ibrida;
– la richiamata previsione sta suscitando perplessità e preoccupazioni soprattutto da parte delle amministrazioni locali;
– i sindaci, tramite ANCI, con una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, hanno manifestato la loro  preoccupazione  in merito a tale decisione;
– I Comuni in questi anni si sono mossi sulla base della necessità di ridurre le emissioni inquinanti e rafforzare la mobilità pubblica e ciclopedonale rispetto a quella automobilistica;
– negli anni scorsi sono stati compiuti enormi sforzi anche finanziari per la sostituzione dei mezzi pubblici inquinanti, per  investimenti in nuove infrastrutture di trasporto pubblico veloce nonché per l’incentivazione della mobilità dolce;
– la regolamentazione del traffico nei centri abitati è una prerogativa indiscussa dei Comuni, che con proprie deliberazioni provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato;
– E’ stato formalmente chiesto un incontro al Ministro per approfondire la problematica.
 
Si chiede pertanto di sapere se e quali iniziative il Ministro intenda assumere con la massima urgenza al fine di ripristinare l’autonomia regolamentare delle amministrazioni locali in tema di aree pedonali e zone a traffico limitato ribadendo il divieto di accesso nelle aree pedonali ai veicoli a motore non operanti per ragioni di servizio.

Mobilitazione PD: in piazza e nei mercati contro la manovra economica del governo giallo-verde

La prima manovra di bilancio del governo giallo-verde è stata approvata dal Parlamento. Si tratta di una legge che premia condoni e illegalità e penalizza i più deboli e quelli che rispettano la legge. Per questo motivo il Partito Democratico ha deciso di mobilitarsi, a livello nazionale, con una serie di iniziative e presidi (a partire da sabato 12 gennaio 2019) per spiegare la pericolosità delle misure approvate e avanzare alcune proposte migliorative.

In Provincia di Cremona sono cinque le iniziative territoriali già in programma: si inizia sabato 12 gennaio ai mercati di Cremona (dalle ore 9 alle 13) e Casalmaggiore (dalle ore 10 alle 12) e con un presidio a Castelleone (dalle ore 9,30 alle 12,30 presso i portici “Arco del Voghera”). Si proseguirà poi lunedì 13 gennaio con il mercato di Soresina (dalle ore 10 alle 12) e sabato 19 gennaio al mercato di Crema (dalle ore 10 alle 11,30). Il circolo di Piadena ha inoltre previsto, in settimana, un volantinaggio porta a porta in tutto il paese.

Ecco il volantino che verrà distribuito nei presidi ai mercati:



Sabato 12 gennaio incontro sull’emergenza del sistema ferroviario regionale

Il  gruppo regionale del Partito Democratico ha deciso di organizzare una serie di incontri sul tema dei trasporti in Lombardia. La prima iniziativa in programma riguarda l’emergenza treni e il futuro del sistema ferroviario regionale e si terrà sabato 12 gennaio 2019 dalle ore 9.30 presso il belvedere E. Jannacci, in via Fabio Filzi a Milano. A questo incontro parteciperanno assessori e consiglieri regionali, rappresentanti di Trenord, RFI e i pendolari. A concludere i lavori, l’intervento di Graziano Delrio, capogruppo PD alla Camera dei Deputati ed ex Ministro delle Infrastrutture.

Ecco la locandina dell’iniziativa:

Congresso PD: nasce “Piazza Grande Cremona”, il comitato per Nicola Zingaretti

Nasce a Cremona il comitato a sostegno della candidatura di Nicola Zingaretti alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Il congresso si concluderà il 3 marzo 2019 con le primarie a livello nazionale. Coordinatore del comitato con base operativa in Cremona è Santo Canale, il quale ha incontrato direttamente il candidato Zingaretti per discutere con lui di progetti ed obiettivi della sua campagna.  Un incontro dai risvolti positivi, conclusosi con l’ufficializzazione del comitato che partirà fin da subito con le attività sul territorio. Per aderire al comitato basterà inviare una mail al seguente indirizzo: cremonapiazzagrande@gmail.com

In uno scenario contraddistinto da una pluralità di candidati, la preferenza di Canale è andata a Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio dal 2013, orientato nelle sue proposte ad un radicale cambiamento. L’obiettivo di Piazza Grande è quello di reagire allo status di delusione e rassegnazione che investe il Paese ed offrire una speranza all’Italia, al futuro e all’Europa. L’intento è creare un nuovo movimento democratico che rompa gli schemi per trasformarlo in una forza più nettamente progressista capace di riaggregare elettori, cittadini e militanti che non hanno un chiaro riferimento politico per l’opposizione al governo attuale del Paese e ricostruire una cultura politica che abbia al centro la questione sociale dell’Italia, la sua crescita, l’equità e la sostenibilità ambientale.

 “Quello che più mi ha colpito, anzi direi quasi contagiato, di Nicola e del suo progetto politico è l’entusiasmo. – spiega Canale – Parlando con lui percepisci tutta la sua energia, l’ottimismo, la sua voglia di fare, cambiare e costruire, e in questo mi ci sono ritrovato. Lui stesso dice che la politica non è andato a cercarsela ma è stata per lui come un’onda che un giorno l’ha travolto e si è ritrovato in mezzo, zuppo. E non ha potuto più farne a meno. Tuttavia, nonostante il suo ruolo, è un uomo semplice, di buone maniere, allegro e grande lavoratore di cui mi ha molto colpito la normalità. Da un candidato in corsa per le primarie di uno dei partiti più importanti del Paese non te l’aspetti e invece è proprio così: alla mano. Mi ha accolto con grande disponibilità e, prima di spiegarmi le sue idee, ha voluto sentire le mie. In fondo è questo che lui vuole fare con il suo progetto di Piazza Grande: incontrare le persone, ascoltare le idee e condividere le opinioni, mettere insieme le diversità ed improntare un cammino che sappia ridare un futuro alle giovani generazioni… di cui io faccio parte. Ed è questo uno dei motivi che mi hanno spinto a sostenere Nicola. Presto saranno attive anche le pagine Facebook ed Instagram e inizieremo a condividere le iniziative, nel frattempo chi volesse esprimere il proprio sostegno alla candidatura di Nicola Zingaretti può contattarci all’indirizzo mail cremonapiazzagrande@gmail.com”.


Luciano Pizzetti: “Il governo giallo-verde fa retrocedere l’Italia”

Luciano Pizzetti, deputato del Partito Democratico, commenta i primi sei mesi di attività del governo Conte, sostenuta da Lega e Movimento Cinque Stelle. Ecco il suo intervento integrale:

Un governo pericoloso per l’Italia, sorretto da una maggioranza reticente, ha costretto la Camera dei Deputati ad approvare una legge finanziaria dannosa e menzognera. Al Senato verrà cambiata. Per necessità prima ancora che per forza. Non perché lo impone l’Europa. Per i negativi effetti che avrebbe dispiegato. Non lo dico io ma il ministro per la democrazia diretta nel governo della felicità. Che così ha sentenziato: “La manovra al Senato cambierà molto”. Speriamo. Nel frattempo le negative conseguenze dell’impianto giallo verde hanno già seminato erba infestante. 

Sei mesi fa nasceva il governo Conte. Lega e Cinquestelle si sono molto combattuti e poi,d’incanto e in barba agli impegni assunti con gli elettori, eccoli insieme al governo. Non alleati ma contrattualizzati. Sapevano bene che non era amore ma un calesse. Sucui caricare tutte le loro contraddizioni e divisioni. Che ora stanno scaricando sull’Italia e gli italiani. Cementati dall’esercizio del potere si stanno sfogliando nel contrasto di potere. L’odio verso il PD non sarà sufficiente ad impedire che ciò accada.Nel frattempo pagheremo un prezzo salato alle loro menzogne. Tra lavoro nero, condoni, abusivismo, milioni truffati,hanno perso il titolo di vestali. Onestà gridata e assai poco praticata. Meno tasse alle imprese: secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio aumenteranno di 6 miliardi. Via gli 80 euro: confermati. Via la buona scuola: tenuta con ritocchi peggiorativi. Via gli immigrati: caleranno i regolari e cresceranno gli irregolari. Con buona pace della sicurezza. Gli sbarchi sono calati per lo più grazie al ministro Minniti che al vicepremier Salvini. L’abracadabra dei costi/benefici sulle grandi opere si è rivelato una fasulla pantomima. No al TAP: si fa. No al Terzo valico: si fa.No alla TAV: si farà. Le nuove assunzioni nelle forze di polizia decise dal governo Conte, fanno seguito al rinnovo del turnover del governo Gentiloni. Via la Fornero. Macché. Sarà ritoccata con quota 100, intrisa di tanti di quei paletti dafarla salire fino a 104, ovviamente con assegno ridotto.780 euro per il reddito di cittadinanza. Marameo. Anche qui si introdurranno molti paletti per ridurre contributo e beneficiari. Cosicché si scoprirà quanto sia ben più efficace il Reddito d’Inclusione attivato dal governo precedente. Nel frattempo, grazie al decreto bassa dignità,il 30 per cento delle aziende metalmeccaniche ritiene di non rinnovare i contratti a tempo determinato. 51mila imprese hanno chiuso i battenti negli ultimi tre mesi. Con tanta superficiale demagogia ci hanno costretti alla lite con tutti in Europa. Per la gioia di Putin. Persino con quei governi che Salvini ama e i Cinquestelle un po’meno. Soli e male accompagnati. Così, accordi per il rimpatrio dei migranti nei paesi d’origine non riescono a farne equesti restano in Italia vagando nella semiclandestinità. Si annullano i regolari e si producono clandestini. Accrescendo l’inquietudine sociale su cui lucrare. Come ho affermato in altra circostanza, lo spread sale e salgono i mutui, s’intaccano i risparmi e se andrà avanti così saremo a rischio patrimoniale. Le imprese temono a fare investimenti. I capitali italici hanno ingentemente ripreso la via estera. I capitali esteri hanno perso quella per l’Italia. Il Tesoro, per la prima volta da anni, è costretto a sospendere le aste dei Titoli di Stato. Dopo 5 anni il PIL torna giù e rischiamo una nuova recessione. Dichiarano guerra all’Europa ma la temono e pietiscono che la risposta venga dopo le elezioni europee.

È davvero questo che gli italiani cercavano per avversione a Renzi? Una sorta di sindrome di Stoccolma,sociopolitica, da cui si dovrà guarire per salvarsi. Nazionalismo e populismo prima ti attraggono poi ti soffocano. E a Crema? Riapriremo il tribunale! Uscito dai radar. Affronteremo la condizione dei treni pendolari: si peggiora dì per dì e viene bocciato il mio emendamento per attribuire qualche risorsa in più alle nostre ferrovie. Nel paese, tra gli italiani, cresce la consapevolezza sul rischio danno gialloverde. Ma non trova sbocchi. Perché le forze progressiste, riformiste e liberali essendo sotto botta hanno perso la voce e smesso di progettare il futuro. Vivono di ricordi e di rimpianti. Oppure, come Forza Italia,cercano un posto alla tavola sovranista. Così non saranno né ricordate, né rimpiante. Il PD deve riprendere il gusto e la voglia di guardare negli occhi gli italiani. Riprenderli per mano e camminare insieme verso un’Italia migliore. Senza spocchia. Si assorbe la rabbia individuando risposte. Con spirito di servizio civile. Gli italiani non sono solo brava gente, ma gente brava. La crisi ci ha purtroppo molto incattiviti,come ci dice il CENSIS. Dobbiamo tornare a credere in noi stessi e in quell’Italia migliore. In cui le generazioni non confliggano e le innovazioni non generino povertà. Perché vivono in reti sociali protettive. Dove le opportunità valgono quanto il merito. L’Europa attuale non va ma senza Europa saremmo ultimi in classifica e retrocessi in serie B. Dunque, occorre lavorare per cambiarla questa Europa. Non distruggerla.

Pensare tutto ciò dovrebbe essere la funzione del congresso del PD. Per dare vita a un grande movimento democratico. A un vero partito della nazione. Aperto, inclusivo, portatore degli interessi degli italiani. Di chi ha bisogno e di chi è forte da poter aiutare chi lo è meno. Quando il drappo anti immigrati sarà lacerato dall’aggravarsi della condizioni materiali e si svelerà la finzione, tutto ciò che occulta riemergerà nella sua drammatica realtà. A quel punto le forze del cambiamento democratico non avranno alibi di fronte a nuove, doverose responsabilità. Siamo chiamati a pensare e praticare una Politica coinvolgente. Di prospettiva e di prossimità. Nei giorni scorsi è stato abbattuto il diaframmasud per il completamento del tunnel del Brennero. Un’opera ciclopica. La più lunga e tecnologica galleria ferroviaria al mondo per unire il sud e il nord Europa. Per consentire il trasporto delle merci riducendo fortemente costi e impatto ambientale. Le più grandi talpe la stanno costruendo. Il PD, non potendo essere giraffa,dovrebbe essere una grande talpa che ricostruisce collegamenti tra cittadini, popoli, istituzioni, politica. Per generare nuove classi dirigenti e moderni cittadini. Per il bene comune.

Luciano Pizzetti