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“La tua Lombardia”: Conferenza programmatica regionale del PD lombardo

Sabato 17 dicembre 2022 il Partito Democratico lombardo organizza la Conferenza programmatica “La tua Lombardia”. La conferenza regionale sarà aperta a tutti gli iscritti e simpatizzanti e si terrà presso lo Scalo Farini a Milano (Via Valtellina 7) a partire dalle ore 9,00.

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“Vincono le idee!” Ecco il programma del Partito Democratico per le elezioni politiche del 25 settembre 2022

In vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 il Partito Democratico ha pubblicato il proprio programma elettorale. Dal lavoro all’economia fino ai diritti civili e all’ambiente, ecco nel dettaglio quali sono le principali proposte contenute nel programma dei democratici e progressisti.

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Elezioni provinciali, “Democratici e Civici”: lista e programma

In occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Cremona, previste per sabato 18 dicembre 2021, si è presentata (con il sostegno di 120 firme tra sindaci e consiglieri comunali del territorio) una nuova lista denominata “Democratici e Civici per la Provincia di Cremona” che vedrà come candidati amministratori locali di area civica, democratica e progressista rappresentanti dei territori di tutta la Provincia, dai piccoli Comuni alle principali città (a partire proprio da amministratori in rappresentanza di Cremona, Crema e Casalmaggiore).

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Al via il percorso delle Agorà Democratiche

Le Agorà Democratiche sono il più grande esperimento di democrazia partecipativa del nostro Paese. Uno spazio di incontro, discussione, proposta aperto a tutte e tutti coloro che si riconoscono nei valori del centrosinistra. Dal mese di settembre la piattaforma online è pienamente operativa, con tutte le funzionalità previste. Le cittadine e i cittadini potranno così esercitare pienamente gli stessi diritti, sottostando agli stessi doveri. Questa fase si concluderà il 31 dicembre 2021.

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“Anima e cacciavite”: le priorità di Letta per il Partito Democratico

È un momento di ricostruzione: con questa motivazione il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha spiegato di essersi convinto a tornare in Italia e rientrare in politica proprio per questa situazione di ripartenza in cui si trova il Paese: “Per essere parte di questo lavoro diretto a ricostruirsi”. Riprendendo il titolo del suo ultimo libro “Anima e cacciavite. Per ricostruire l’Italia”, Letta ha spiegato che proprio questi due elementi servono per costruire qualcosa di solido. 

“L’Italia per ricostruirsi ha bisogno di una visione incentrata su valori che tengano insieme la comunità – ha detto Letta – ma allo stesso tempo c’è bisogno del cacciavite, cioè di competenza, di sapere dove mettere il cacciavite e su quale vite giusta”. Queste due dimensioni, anima (valori) e cacciavite, per il segretario del Partito Democratico devono stare insieme altrimenti “c’è solo vuota retorica, oppure c’è soltanto tecnica non legata ad alcun valore di fondo”. Alla domanda su quale cacciavite abbia funzionato di più nel decreto Semplificazioni tra quello della Lega e quello del PD, Letta replica ritenendo che il migliore sia stato quello del Presidente del Consiglio: “Draghi aveva chiarissimo che a livello europeo ci veniva chiesto un decreto Semplificazioni efficace e questo decreto che doveva accelerare la messa a terra di un’enorme quantità di soldi che l’Europa ci dà, doveva essere anche rispettoso dei principi costituzionali come la protezione del paesaggio, la sicurezza sul lavoro”.

Secondo Letta le grandi riforme che l’Unione Europea chiede all’Italia servono per far sì che i soldi – circa 200 miliardi per la parte italiana – vengano spesi bene. “Ci vengono chieste le accelerazioni e alcune riforme di cui le due principali sono giustizia e riforma del fisco – ha evidenziato – penso che queste riforme siano la condizione chiave perché il nostro Paese si modernizzi. La riforma della giustizia è fondamentale per attrarre investimenti che non vengono in Italia per vari motivi, tra cui la burocrazia e la giustizia lenta”. Mentre sulla riforma del fisco il caposaldo della proposta del Partito Democratico è “concentrarsi sulle riduzioni fiscali per i redditi medio bassi, aiutare la crescita delle imprese e premiare la fedeltà fiscale”. Dentro tutto questo si introdurrebbe anche la necessità di una redistribuzione che parta dal “modello Biden”, ossia di chiedere all’1% più ricco degli italiani di aiutare i giovani con meno mezzi ad avere più possibilità di costruirsi una professione o continuare a studiare.

Toccando il tema della pandemia, il segretario del Partito Democratico ritiene che ne stiamo uscendo con una crescita delle disuguaglianze come mai si era visto nella storia recente. “Per futuro del nostro Paese – sottolinea Letta – e della società in generale, europee e occidentali, bisogna intervenire per ridurre queste disuguaglianze. Ridurre le disuguaglianze deve essere il mantra, la missione più importante”. Troppi si sono impoveriti durante l’emergenza sanitaria e necessitano di risposte. In conclusione, guardando al futuro e alle prossime elezioni, la linea del Partito Democratico è unire tutto il centrosinistra in dialogo con il Movimento 5 Stelle. “Io ho una missione – conclude Letta – rimettere in piedi il PD e farne il baricentro di una coalizioneampia. La mia missione è dare all’Italia un governo europeista e democratico dopo Draghi, evitando che vincano le elezioni le forze sovraniste, perché in Europa gli alleati di Salvini e Meloni hanno tentato di bloccare il Recovery Fund”.