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Treni, ennesima disavventura sulla tratta Milano-Crema. Alloni (PD) scrive all’assessore Sorte e a Trenord

Il consigliere regionale del Partito Democratico Agostino Alloni, pendolare e da sempre impegnato sui temi dei trasporti, dopo l’ennesima disavventura ferroviaria della settimana ha scritto questo pomeriggio una lettera all’assessore regionale ai trasporti Alessandro Sorte e all’amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisé. Il casus belli è stata la perdita della coincidenza a Treviglio, dove il Milano – Verona da Centrale è arrivato con oltre una decina di minuti di ritardo facendo così perdere per un soffio a tutti i viaggiatori diretti a Cremona il treno corrispondente. La beffa è che sarebbe bastata una manciata di secondi per evitare loro un’attesa di un’ora.

“Sono due settimane che io e i pendolari cremaschi non riusciamo a viaggiare un giorno intero senza perdere coincidenze o trovare treni cancellati”, attacca Alloni, che poi illustra l’inconveniente subito a Treviglio: “arrivo con il Verona da Centrale con 10 minuti di ritardo. La coincidenza per Cremona e Crema dovrebbe partire alle 15.07, appunto. Saremmo puntuali, nonostante il ritardo. Ci volete dare 30 secondi, dico 30 secondi, per correre a prenderla? Dobbiamo scendere e salire al binario 9. Solo 30 maledetti secondi. No. Nonostante la corsa dei circa 30 pendolari che arrivano da Milano il treno parte esattamente alle 15.07”.

La conclusione di Alloni è senza appello: “Cosa faccio ora, visto che oltre ad essere pendolare sono anche consigliere regionale? Faccio interrogazioni, mozioni, proposte di ordini del giorno in aula o in commissione? Spero solo che tra qualche mese, visto che si vota, ci sia un governo di Regione Lombardia che almeno riesca ad imporre a Trenord un po’ di buon senso.”

 

Milano, 29 giugno 2017

Maltempo nel Cremasco, Alloni (PD): “Mozione urgente in Regione per la calamità naturale”

La tromba d’aria che si è abbattuta l’altro giorno sul territorio cremasco sarà oggetto di una mozione urgente che il gruppo regionale del PD sta depositando per la discussione nella seduta di Consiglio regionale di martedì 13 giugno.

“L’atto impegna la Giunta a richiedere al Governo, una volta ultimata la stima dei danni subiti dal settore agricolo, dalle infrastrutture pubbliche e dalle abitazioni civili, la dichiarazione dello stato di calamità naturale, oltre all’impegno a finanziare adeguatamente tutti gli interventi utili necessari – fa sapere Agostino Alloni, consigliere regionale del PD e firmatario della mozione –. Inoltre, si chiede di verificare la possibilità di individuare, anche in occasione dell’assestamento di bilancio, eventuali risorse regionali aggiuntive da rendere disponibili per le province più colpite, allo scopo di sostenere gli interventi previsti dal Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura per tutte le aziende agricole che hanno subito danni irreversibili”.

Nella mozione si spiega, infatti, chiaramente quanto successo solo poche ore fa in una ampia zona della provincia di Cremona: “Il territorio della Pianura padana con particolare riferimento ai comuni della zona di Campagnola, Quintano, Casaletto Vaprio, Pandino e Torlino Vimercati, sono stati soggetti a eccezionali fenomeni temporaleschi, con trombe d’aria che hanno provocato gravi danni alle infrastrutture pubbliche e private e alle attività agricole. Danni alle stalle e ai fabbricati a uso zootecnico per il ricovero per il fieno, ai campi di mais e orzo, e a Campagnola Cremasca almeno due cascine e moltissime abitazioni sono andate praticamente distrutte”, fa sapere il consigliere PD ai colleghi che martedì dovranno votare in Aula.

Paullese: Alloni e Viola rispondono alle dichiarazioni di Salini e Malvezzi

In risposta alle dichiarazioni di Massimiliano Salini (eurodeputato di Forza Italia) e Carlo Malvezzi (consigliere regionale di Forza Italia) sui finanziamenti necessari al completamento della Paullese,  ecco le note di Agostino Alloni (consigliere regionale PD) e Davide Viola (presidente della provincia di Cremona):

“Presi dalla foga di salvare il soldato Zucchi nella corsa alla carica di sindaco di Crema il duo Salini-Malvezzi fanno a gara a chi le spara più grosse. Il tema è sempre quello delle infrastrutture di interesse regionale. Prima la Stazione Fs di Crema e ieri quello dei lavori della Paullese  e in specifico del nuovo ponte sull’Adda; guarda caso due infrastrutture di competenza di Regione Lombardia.  Nè sulla prima, nonostante la firma del protocollo di Regione, Rfi e Fs, nè sulla seconda, Maroni non ha voluto dirottare le risorse necessarie per completare i lavori della ex Paullese, che, lo ricordiamo, oltre al Ponte ha bisogno di altri 15 milioni di euro per il tratto lodigiano che va dall’Adda a Zelo Buon Persico. Eppure la Paullese è una delle arterie più incidentate e tra quelle che assolvono davvero un ruolo strategico per la mobilità a  livello lombardo. 

Ed è ridicolo e pure vergognoso, che le risorse definite con il Governo Renzi dentro il “Patto per la Lombardia” vengano sbriciolate in 12 tranche provinciali. Ci voleva coraggio e capacità nell’indicare le priorità; cosa che a Maroni  e ai suoi sodali, e tra questi per primo ci metto Malvezzi, evidentemente è mancato. Maroni ha fatto il gioco delle tre carte, come un prestigiatore, facendo apparire e scomparire le risorse a seconda degli interlocutori e del tavolo al quale era di volta in volta seduto. Nelle slide proiettate mesi fa durante gli incontri di Maroni e Renzi risultava una postazione di 16 milioni di euro specificatamente destinate al completamento della ex Paullese. Risorse che gli amici di Zucchi, con la complicità di Malvezzi, hanno fatto sparire. 

Dal canto suo il Presidente della Provincia Davide Viola (si veda la dichiarazione a fondo pagina) ha già chiarito che le “risorse per completare il Ponte sull’Adda ci sono tutte!!” Semmai, appunto, mancano quelle per il tratto Spino-Zelo. E per questo motivo, visto che i soldi nel “Patto” sono stati fatti sparire da Maroni, ecco che i sindaci Poli e Lorenzini ( entrambi del Pd…!) hanno già  chiesto qualche giorno fa e con urgenza all’assessore Sorte la disponibilità ad incontrarsi per il reperimento delle risorse mancanti.  E Zucchi? Confonde la Paullese con la Tangenzialina del Pip e per la ex Olivetti. Entrambe necessarie e chiesta, quest’ultima, a gran voce, dal presidente cremasco di Forza Italia e dagli imprenditori cremonesi. Anche per questo motivo è bene che rimanga solo un semplice candidato Per il bene dei cremaschi”. 

Agostino Alloni – Consigliere regionale PD

 

“In riferimento a quanto espresso dal consigliere Malvezzi giova ricordare come la rete stradale lombarda sia oggetto di una importante opera di ridefinizione che riguarda la Paullese stessa. Le risorse necessarie per il completamento del tratto di interesse (Ponte sull’Adda) sono disponibili nelle economie dei precedenti lotti cosi come recentemente definito al Tavolo della Paullese (Regione, Provincia, di Lodi e di Cremona e comuni interessati) convocato dall’assessorato lombardo alle infrastrutture. Non vi è stata quindi nessuna dimenticanza e tanto meno ritardo nella definizione delle richieste”. 

Davide Viola – Presidente della Provincia di Cremona

Porti fluviali, Alloni (PD) replica a Malvezzi: “Tanta confusione e poco interesse per i territori”

“L’ennesima, inutile e strumentale replica di chi non vuole ammettere che si è utilizzato un provvedimento per modificare radicalmente delle norme sulla pianificazione dei porti. Infatti, spiace constatare, per l’ennesima volta, che Malvezzi – non si sa se volutamente o no – fa confusione tra due termini ben diversi: la gestione e la pianificazione. So benissimo che la gestione è passata alla Regione nel 2014, la legge l’ha votata proprio lui! E già allora, insieme a tutto il gruppo PD, mi opposi presentando emendamenti che prevedevano la cassazione di quell’articolo al collegato. Ma qui stiamo parlando di pianificazione e di programmazione del porto, delle sue attività e delle aree di pertinenza, di funzioni e di strategie. Tutte competenze che fino all’altro ieri erano delle Province”.

Il consigliere regionale del PD Agostino Alloni risponde così alle dichiarazioni, riportate oggi dalla stampa, del collega di Forza Italia, relatore in Aula della legge di semplificazione votata due giorni fa che contiene la norma secondo cui i piani regolatori portuali saranno redatti e approvati dalla Regione e non più dalle Province. “Se c’è qualcuno che non ha a cuore l’efficienza dei servizi – precisa Alloni – è proprio chi governava la Provincia e il comune di  Cremona nel 2011, senza curarsi dei porti e di elaborare un piano regolatore, come ha invece fatto Mantova. Mai come allora le aree portuali sono state tanto declassate. Ha memoria corta il nostro Malvezzi che allora era vicesindaco… e consigliere provinciale, ma sicuramente è coerente su un punto: nel voler rilanciare il centralismo regionale a scapito dei territori”.

“Bisogna puntare di più sui porti e soprattutto sulla navigabilità del Po – aggiunge il consigliere PD – ma concretamente e senza continuare a immaginare di portare il canale navigabile fino a Milano. Ridicolo infine – conclude Alloni – il riferimento alla riforma Delrio e la solita accusa al governo nazionale, Malvezzi dovrebbe almeno cominciare a riconoscere che è arrivato proprio dal governo l’impulso deciso per sbloccare le infrastrutture, un esempio concreto il Patto per la Lombardia che genererà risorse importanti sui territori”.

Referendum sull’autonomia lombarda, Piloni (PD): “Si accolga la disponibilità del Governo e si eviti di sprecare risorse pubbliche”

Maroni ha deciso la data per il Referendum sull’autonomia della Lombardia. A più di due anni dal via libera del Consiglio regionale, Roberto Maroni ha annunciato la data del referendum per l’autonomia della Lombardia, unendolo a quello per l’autonomia del Veneto: si voterà domenica 22 ottobre”, Un referendum per “intraprendere le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione”. Di fatto, un Referendum per chiedere ai lombardi se sono d’accordo ad aprire un confronto con il Governo per ottenere più potere e risorse. Un Referendum che costerà 46  milioni di euro. Nel frattempo il Governo ha già dato la sua disponibilità ad aprire un confronto con la Regione.

“La domanda sorge spontanea: non sarebbe bene evitare di buttare via risorse ancor prima di chiederne altre, raccogliendo quindi la disponibilità del Governo? – ha commentato Matteo Piloni, segretario provinciale PD di Cremona – Leggo inoltre che Malvezzi, tornato in Forza Italia, è felice per questo Referendum. E per i 46 milioni di euro spesi. Trasformo la domanda in proposta: raccogliere la disponibilità del Governo al confronto e risparmiare 46 milioni di euro. E se questi soldi devono proprio esser spesi, perché non investire sui treni del sud Lombardia, cosi da iniziare a migliorare davvero la vita di migliaia di pendolari? Altrimenti tutto avrebbe il solo e unico sapore della propaganda. E io pago!”