Le istituzioni della nostra Repubblica e le regole della nostra democrazia sono sotto attacco. Non era mai successo in 70 anni che il Presidente della Repubblica fosse minacciato ai fini di costringerlo a violare il mandato costituzionale. Solidarietà al capo dello Stato da parte di tutto il Partito Democratico. Il segretario reggente Maurizio Martina ha condiviso la solidarietà verso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dichiarato apprezzamento totale del suo discorso in difesa della Costituzione. Lo stesso Martina ha dichiarato “Il Presidente della Repubblica ha difeso il Paese, la Costituzione, l’interesse nazionale. È il garante degli italiani. Per 80 giorni Lega e Cinque Stelle hanno invece portato in modo irresponsabile l’Italia sull’orlo di una crisi senza precedenti. Purtroppo qualcuno vuole che l’Italia rischi quello che ha rischiato la Grecia poco tempo fa. Devono stare molto attenti perché c’è il futuro del Paese in ballo. Altro che popolo contro Palazzo. Qui siamo alla partitocrazia pentaleghista contro gli interessi generali del Paese”.
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2 giugno, festa della Repubblica e della Costituzione.
Il 2 giugno 1946 un referendum istituzionale decide la trasformazione dell’Italia da stato monarchico a repubblicano, con un margine di 2 milioni di voti.
Un passaggio storico fondamentale, nato da una lotta popolare e patrimonio di tutti i cittadini.
Una celebrazione che deve aiutare a rafforzare quei valori di Unità Nazionale, di Libertà, di Democrazia e Giustizia Sociale. Valori fondanti del nostro paese che ci uniscono fuori e dentro i confini nazionali. Valori che dobbiamo rilanciare per contribuire alla costruzione di un’Europa più forte e più unita. Stiamo attraversando un grande cambiamento epocale dal punto di vista dell’architettura istituzionale del nostro Paese. Ne è un esempio l’abolizione delle province e l’introduzione del concetto di area vasta.
Come tutti i cambiamenti, anche questi portano con sè problemi e momenti di transizione complicati da affrontare e da gestire. Momenti per i quali, oltre alla doverosa solidarietà verso quei lavoratori che li stanno vivendo anche sulla propria pelle, servono consapevolezza e responsabilità
Solo così si misura la capacità politica, anche sui territori, di una classe dirigente in grado di gestire passaggi importanti, e non subirli. Costruendo una nuova idea di territorio aperta al futuro, e in gradi di migliorare la loro qualità e la competitività.
Credo quindi che oggi, più di ieri, la Festa della nostra Repubblica e, aggiungo, della nostra Costituzione, debba essere l’occasione in cui quei valori che hanno contributo a ricostruire e rilanciare il Paese al termine della guerra, possano essere riaffermati in un’ottica nuova, per restituire alla politica, e quindi ai cittadini attraverso la Politica, la propria credibilità.
Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona
Benvenuto PRESIDENTE!
2 giugno. Festa della Repubblica e della Costituzione
Parlare della Festa del 2 giugno, ancora nel pieno di una campagna elettorale, porta con sé il rischio di scadere nella propaganda. Rischio di cui mi faccio carico, nella consapevolezza che l’importanza di questa festa sia di per sé sufficiente nell’evitare tale rischio.
Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana, la festa della nostra Democrazia, la festa della nostra Costituzione. Repubblica oggi più che mai messa a dura prova, in Italia come in Europa, da forze che preferiscono la divisione all’unità, la distruzione rispetto alla costruzione, la paura rispetto alla speranza.
L’Italia e gli italiani stanno reagendo ed affrontando una delle peggiori crisi economiche e politiche che il Paese abbia mai vissuto negli ultimi anni. Una situazione alla quale la Politica deve dare risposte.
Il voto del 25 maggio ci ha indicato questa strada, da percorrere con forza e determinazione, consegnando al PD e al Governo un mandato chiaro da interpretare attraverso quelle riforme che il paese attende da anni.
Un mandato che deve essere sostenuto anche dai territori, in chiave locale, attraverso la capacità di essere guida e traino, promuovendo la cultura di una nuova lasse dirigente in grado di interpretare i nuovi scenari che abbiamo di fronte. La risposta non può che trovare in termini come proposta, condivisione, coesione e rispetto le sue radici più profonde.
Anche a Cremona, così come nel resto del Paese.
Credo che quindi oggi, più di ieri, la Festa della nostra repubblica e, aggiungo, della nostra Costituzione, debba tenere presente non tanto la sua celebrazione fine a sé stessa, ma essere l’occasione in cui quei valori che hanno contributo a ricostruire e rilanciare il Paese al termine della guerra, possano essere riaffermati in un’ottica nuova, per restituire alla politica, e quindi ai cittadini attraverso la Politica, la propria credibilità.
Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona