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Con la nuova Costituzione, l’Italia sarà più semplice, più moderna, più efficiente.

Con 361 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti, il si definitivo della Camera al Ddl Riforme.

“Esprimo la mia gioia più profonda, è un giorno storico per l’Italia. Si è dimostrato che la democrazia vince e trionfa”. Così il premier Matteo Renzidopo il via libera alle Riforme. “E’ un passaggio importante per la politica che dimostra di essere seria. Meno politici meno soldi alle regioni, più chiarezza nel rapporto tra Stato centrale e il territorio”, spiega il premier. “Si tratta di un gigantesco passo in avanti per la credibilità delle istituzioni”.

Matteo Renzi da Teheran, in Iran, spiega che anche se “qualcuno aveva detto che la poltica non sarebbe stata in grado di decidere, invece, dopo sei letture, 164 sedute e migliaia di votazioni, si è dimostrato che la democrazia vince e trionfa e che in Italia si possono avere meno politici e una politica un po’ piu’ seria “. Il premier  non ha dubbi sul definire una vittoria l’ok arrivato poco fa dalla camera sul Ddl riforme costituzionali. E sul comportamento delle opposizioni spiega: “sono libere di esprimere il loro giudizio. Io credo che sia una valutazione che vada rispettata, ma se qualcuno pensava che noi ci potessimo fermare sbaglia. Quando hai preso un impegno con gli italiani e con l’allora presidente della Repubblica Napolitano, dopo che per 30 anni queste riforme sono state rimandante, è una questione di serietà”. Per Renzi “questa è la democrazia”. Naturalmente – conclude  – ora siamo tutti impegnati perché questa riforma possa andare avanti lavorando nel rispetto reciproco. Ma deve essere chiaro che questo governo non si ferma”.

“Con il voto di oggi si premia l’ambizione di chi ha creduto di poter cambiare il Paese. Parlare di momento storico non è un abuso”. Lo ha detto Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, annunciando il sì al ddl Boschi. Rosato ha ricordato il programma dell’Ulivo del 1996 che prevedeva un Senato eletto dai Consigli Regionali: “questa è una riforma di sinistra e chi lo nega, lo fa negando la storia”. Inoltre la riforma “è condivisa, come testimoniano le tante modifiche al testo proposte da diversi partiti”. “Ora ci vuole il referendum – ha concluso – e il giudizio dei cittadini dovrà essere non sul governo ma sul merito”.

Intanto, ecco quali sono i punti principali della riforma.

Il nuovo Senato rappresenterà le istituzioni territoriali, sarà composto da 100 membri e avrà compiti diversi dalla Camera dei deputati. Scompare la legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Viene abolito il Cnel. Queste le principali novità del ddl Boschi che modifica 36 articoli della Costituzione, in attesa della celebrazione del referendum confermativo, previsto per il prossimo mese di ottobre.

Fine del bicameralismo perfetto Camera dei deputati e Senato della Repubblica avranno composizione e funzioni differenti. Solo alla Camera, che resta composta da 630 deputati, spetta la titolarità del rapporto di fiducia e la funzione di indirizzo politico, nonché il controllo dell’operato del Governo. Il Senato rappresenta invece le istituzioni territoriali.

L'aula del Senato durante l'esame del ddl Rai, Roma, 30 luglio 2015. ANSA/ETTORE FERRARI

Senato dei 100 I nuovi senatori saranno 100, 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 senatori di nomina presidenziale. I membri del nuovo Senatosaranno scelti “in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi”, secondo le modalità che verranno stabilite con una legge che verrà varata entro 6 mesi dall’entrata in vigore della riforma costituzionale. Le regioni avranno altri 90 giorni di tempo per adeguarsi alla normativa nazionale. I cinque senatori di nomina presidenziale non saranno più in carica a vita ma saranno legati al mandato dell’inquilino del Colle, ossia sette anni e non possono essere rinominati. Restano invece senatori a vita gli ex presidenti della Repubblica.

Immunità e indennità La durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle istituzioni territoriali nei quali sono stati eletti. Ai senatori resta l’immunità parlamentare come ai deputati. I nuovi senatori non riceveranno indennità se non quella che spetta loro in quanto sindaci o membri del consiglio regionale. L’indennità di un consigliere regionale non potrà superare quella attribuita ai sindaci dei comuni capoluogo di Regione.

Camera: dl casa; al via dichiarazioni voto su fiduciaIter delle leggi La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi costituzionali, per le minoranze linguistiche, il referendum popolare, per le leggi elettorali, per i trattati con l’Unione europea e le norme che riguardano i territori. Le altre leggi sono approvate dalla Camera. Ogni disegno di legge approvato dall’Aula di Montecitorio è immediatamente trasmesso al Senato che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato può deliberare a maggioranza assoluta proposte di modifica del testo, sulle quali la Camera si pronuncia in via definitiva e che potrà bocciare solamente con un voto a maggioranza assoluta dei propri componenti.

Stato di guerra Deliberare lo stato di guerra, con la riforma, spetterà alla sola Camera dei deputati: servirà la maggioranza assoluta dei voti e non più solo quella semplice.

Leggi di iniziativa popolare Le novità riguardano le proposte di legge di iniziativa popolare per le quali sarà richiesta la raccolta di 150mila firme invece di 50mila ma si stabilisce anche che la deliberazione della Camera sulla proposta deve avvenire entro termini certi e passaggi definiti dai regolamenti parlamentari.

Referendum propositivi Si introducono in Costituzione i referendum popolari propositivi e di indirizzo ma spetterà alle Camere varare una legge che ne stabilisca le modalità di attuazione.

Un momento del cambio della guardia solenne in occasione della Giornata dell'Unità nazionale, in Piazza del Quirinale a Roma, 17 marzo 2016. ANSA/GIORGIO ONORATI

Presidente della Repubblica Cambia il quorum per l’elezione del Capo dello Stato. Nelle prime tre votazioni resta due terzi dei componenti l’assemblea. Dalla quarta si abbassa a tre quinti dei componenti dell’assemblea e dalla settima ai tre quinti dei votanti. Sarà il presidente della Camera (e non più del Senato) a sostituire il presidente della Repubblica ‘ad interim’.

Alla Camera nasce lo Statuto delle opposizioni Viene introdotta una nuova disposizione che attribuisce ai regolamenti parlamentari la garanzia dei diritti delle minoranze in Parlamento. Si attribuisce, al solo regolamento della Camera, anche la definizione di una disciplina dello statuto delle opposizioni.

Giudici Costituzionali I cinque giudici della Consulta di nomina parlamentare verranno eletti separatamente dalle due Camere. Al Senato ne spetteranno due, ai deputati tre. Per l’elezione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti per i primi due scrutini, dagli scrutini successivi è sufficente la maggioranza dei tre quinti.

Novità anche per il Titolo V della Costituzione. Il ddl Boschi abolisce il Cnel e le Province.

Titolo V Viene soppressa la competenza concorrente, con una redistribuzione delle materie tra competenza esclusiva statale e competenza regionale. Viene introdotta una ‘clausola di supremazia’, che consente alla legge dello Stato, su proposta del governo, di intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica ovvero la tutela dell’interesse nazionale.

FISCO: IN 7 ANNI IRPEF DIPENDENTI PENSIONI +3 PUNTI, PAGANO 78%Abolizione del Cnel e delle province Viene integralmente abrogato l’articolo 99 della Costituzione che prevede, quale organo di rilevanza costituzionale, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL). Dal testo della Costituzione viene eliminato anche il riferimento alle Province che vengono meno quali enti costituzionalmente necessari, dotati, in base alla Costituzione, di funzioni amministrative proprie.

Giudizio preventivo sulle leggi elettorali Le leggi che disciplinano l’elezione dei membri della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica possono essere sottoposte, prima della loro promulgazione, al giudizio preventivo di legittimità costituzionale da parte della Corte costituzionale. In caso di dichiarazione di illegittimità costituzionale, la legge non può essere promulgata.

Ventiquattro mesi di Governo Renzi. Week-end di mobilitazione del PD!

Ventiquattro mesi di Governo Renzi.
Il PD provinciale organizza una serie di appuntamenti con iscritti, elettori e cittadini per discutere dei risultati del Governo sul territorio, di Legge di Stabilità e avviare la campagna di tesseramento 2016.

24 incontri. Lo stesso numero dei mesi del Governo Renzi. E’ attraverso questa fitta serie di iniziative e assemblee pubbliche che i circoli PD di tutta la provincia incontreranno iscritti ed elettori nel week-end del 4, 5 e 6 marzo. Questi incontri saranno l’occasione per un confronto e per discutere insieme dei risultati del Governo Renzi a partire dalla Legge di Stabilità, oltre che l’occasione per avviare la campagna tesseramento al PD per il 2016.

“Uno sforzo organizzativo notevole – commenta il segretario provinciale Matteo Piloni – che abbiamo fortemente voluto a due anni dall’insediamento del governo Renzi, soprattutto come occasione di incontro e confronto con i nostri iscritti ed elettori sul territorio.”

Le iniziative pubbliche per illustrare le misure a favore di cittadini, famiglie ed imprese contenute nella Legge di Stabilità sono iniziate già a partire dallo scorso 5 febbraio a Soncino, con un incontro al quale ha partecipato Cinzia Fontana, per proseguire lo scorso 26 febbraio a Piadena con Luciano Pizzetti.

“Sarà l’occasione per avviare la campagna di tesseramento – prosegue il segretario Matteo Piloni – e raccontare, numeri alla mano, i risultati concreti che l’azione di Governo ha portato per la nostra Provincia. Solo per citarne alcuni, ad esempio, per quanto riguarda il lavoro, in provincia, si sono registrati 5945 nuovi contratti a tempo determinato; l’abolizione di Imu e Tasi porterà un risparmio alle famiglie di 25milioni di euro; il taglio dell’Ires farà risparmiare alle imprese 22 milioni di euro; il canone Rai porterà un risparmio di spesa di 1,5 milioni di euro; per l’edilizia scolastica sono stati destinati ai nostri territori 3.775.000 euro, senza contare le risorse a disposizione dei comuni grazie allo sblocco del patto di stabilità.”

“Un’occasione di incontro e confronto che è anche la prova della presenza e del radicamento del PD nei nostri territori – conclude Piloni – per la quale ringrazio fin d’ora tutti i segretari e i coordinamenti dei circoli per la collaborazione e la passione che li contraddistingue.”

Gli incontri proseguiranno anche nelle prossime settimane, con alcuni appuntamenti già fissati a Pianengo (19 marzo), Spino d’Adda (3 aprile) e Malagnino (10 aprile).

Di seguito il calendario del week-end del 4, 5 e 6 marzo:

VAIANO CR.SCO, giovedì 3 marzo, ore 21
sala della Pace, Centro Culturale Don Milani

CREMONA, venerdì 4 marzo, ore 21
sala Ial, via Dante 121

CREMA, venerdì 4 marzo, ore 20
circolo Arci Crema Nuova, via Bacchetta

GUSSOLA, sabato 5 marzo, dalle 15 alle 18
sede circolo PD Gussola, piazza Comaschi

CASALMAGGIORE, sabato 5 marzo, dalle 10 alle 12 sede
circolo PD Casalmaggiore, via Cavour

PIADENA, sabato 5 marzo, dalle 15 alle 18
sede circolo PD Piadena, via Libertà

CREMONA, sabato 5 marzo, dalle 16.30 alle 18.30
circolo Arci Signorini, via Castelleone 7

PIZZIGHETTONE, sabato 5 marzo, dalle 9 alle 13
Piazza D’Armi

CASALBUTTANO, sabato 5 marzo, dalle 9 alle 12
piazza Libertà

SORESINA, Sabato 5 marzo, dalle 10 alle 12
Piazza Garibaldi

CREMONA , sabato 5 marzo, dalle 10 alle 12.30
sede PD, via Ippocastani 2

CASTELLEONE, sabato 5 marzo, dalle 10 alle 12
piazza del Comune

ROMANENGO, sabato 5 marzo, ore 18
Casa del Volontariato – via F.lli De Brazzi 3

VESCOVATO, sabato 5 marzo, dalle 10 alle 12.30
circolo Cooperativo Liberamente, via Bissolati

CORTE DE FRATI, domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12
sala comunale

VAIANO CR.SCO, domenica 6 marzo, dalle 9.30 alle 12.30
piazza Gloriosi Caduti

SERGNANO, domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12
sede circolo PD, via Giana

VAILATE, domenica 6 marzo, dalle 9 alle 12/dalle 14 alle 18
sede circolo PD, via Zambelli

MONTODINE, domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12
piazza XXV Aprile

CASALMORANO, domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12
Sala “Dagani”, via Don Ghidetti

PANDINO, domenica 6 marzo, dalle 9.30 alle 12
sede circolo PD, via Milano

CREMONA, domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12.30
sede PD, via Ippocastani 2

CREMONA, domenica 6 marzo, dalle 10.30 alle 12.30
circolo Arci Signorini, via Castelleone 7

CASTELLEONE, domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12
piazza del Comune

RIVOLTA D’ADDA, domenica 6 marzo, dalle 10 alle 12
circolo Arci, via Garibaldi

IZANO, lunedì 7 marzo, ore 21
cascina comunale, via San Rocco 2

scarica il calendario: FEDERAZIONE_CREMONA_giornate mobilitazione 4_5_6_MARZO

scarica il volantino: PD_stabilita_A5_fronte

Assemblea Nazionale PD. Piloni:”BENE LA RELAZIONE DI RENZI.AVANTI CON LE RIFORME”

La relazione di Renzi all’assemblea nazionale del PD è stata molto ampia e articolata. Bene la posizione sull’immigrazione, così come sulle Unioni Civili. Si è giustamente dato molto spazio all’economia, legando la necessità delle riforme alla reale possibilità di crescita e occupazione. Giusto ridurre le tasse su impresa e lavoro, così come sulla prima casa. Senza però dimenticarsi di far pagare coloro che evadono e chiedere di più a chi a di più.
Necessari per la crescita sono però gli investimenti, e il ruolo degli enti locali, che invece rimangono bloccati ad un patto di stabilità che deve necessariamente essere rivisto.
Nei confronti dell’Europa dobbiamo essere più determinati nel contrastare la politica dell’austerità ed inserire, invece, elementi di giustizia e solidarietà che possono contribuire alla vera costruzione di un’Europa più politica.
Questi obiettivi potranno essere raggiunti se nel frattempo prestiamo la dovuta attenzione anche al nostro partito, alla sua organizzazione nazionale e territoriale. Perché Renzi non può bastare a sé stesso né al PD.
Serve un PD forte per sostenere l’azione riformatrice del Governo, anche nei territori per essere al fianco degli enti locali e delle nostre amministrazioni, che stanno vivendo un momento storico molto difficile sia dal punto di vista economico che sociale. E’ solo affrontando i temi con la dovuta serietà che si possono dare le giuste risposte.
Questi obiettivi sono nella nostre mani, sulle nostre spalle, ed è nostra responsabilità portarli avanti con determinazione e convinzione. Anche nei territori.

Matteo Piloni, Segretario provinciale PD Cremona

RIFORME: LE PROPOSTE DEL PD. Incontro lunedì 25 maggio ore 21, Cremona

RIFORME: LE PROPOSTE DEL PD
Lunedì 25 maggio ore 21, Cremona (sala Ial, via Dante 121)
ne parliamo con
Emanuele FIANO, segreteria nazionale PD
Luciano PIZZETTI, sottosegretario alle Riforme
introduce
Luca BURGAZZI
segreteria regionale PD Lombardia

Il Partito Democratico della provincia di Cremona, promuove un incontro pubblico sul tema “RIFORME. Le proposte del PD”.
All’incontro che si terrà lunedì 25 maggio alle ore 21 presso la Sala IAL – via Dante 121, Cremona – parteciperanno Emaneule Fiano della segreteria nazionale PD e il sottosegretario alle riforme Luciano Pizzetti. Introdurrà Luca Burgazzi della segreteria regionale PD e consigliere comunale di Cremona.

il volantino
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Metti una sera a cena con Maria Elena BOSCHI e Pierluigi BERSANI. Piloni, PD:”Una bella serata. Questo è il PD”

“Una bella serata. E’ questo il PD che vogliamo.” Commenta così Matteo Piloni l’esito della serata che ha visto insieme il ministro alle riforme Maria Elena Boschi e l’ex segretario Pierluigi Bersani.
Una partecipazione inedita, per nulla scontata. Un invito che entrambi hanno raccolto con piacere.
La serata aveva l’obiettivo di raccogliere finanziamenti per il PD provinciale, ma la presenza di Bersani e Boschi è stata soprattutto l’occasione per un confronto politico importante, nei quali i due esponenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi rispetto al percorso delle riforme in corso.
“Il PD è un bambino, ricordiamolo – ricorda Bersani – Abbiamo ancora tanta strada da fare, insieme. Riconosco a Renzi la capacità di aver allargato il campo, meglio di quanto avrei potuto fare. Ma stiamo attenti a non vendere casa per poi stare in affitto. Non perdiamo le nostre radici.”
“Il PD al Governo sta facendo molto – interviene il Ministro Boschi – Le Riforme sono essenziali, e anche sulla legge elettorale spero si possa dimostrare lealtà.”

Poi a tavola, insieme alle oltre duecento persone che hanno partecipato e con le quali Bersani e Boschi si sono intrattenuti fino a tarda sera.

Insieme a loro anche i parlamentari Luciano Pizzetti, promotore insieme a Piloni della serata, e Cinzia Fontana, il consigliere regionale Agostino Alloni, tanti segretari dei circoli e dei coordinamenti territoriali, molti sindaci, a partire dal Presidente della Provincia Vezzini, i sindaci di Cremona e Crema, Galimberti e Bonaldi, e i sindaci di tanti paesi. Presente anche il segretario regionale del PD Lombardo Alessandro Alfieri e i segretari delle federazioni PD di Bergamo Gabriele Riva e di Lodi Fabrizio Santantonio.

“E’ stata una serata che spero possa risultare utile – conclude il segretario provinciale Matteo Piloni – Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e a chi ha reso possibile questo appuntamento. IL PD è forte se unito, seppure nella diversità di vedute. Trovare l’intesa è necessario, sempre. Da Cremona abbiamo voluto mandare questo messaggio. Noi ci siamo.”

Alcune immagini della serata:
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Hanno parlato di noi: