Il centrodestra, a trazione Fratelli d’Italia, ha vinto le elezioni politiche del 25 settembre 2022 ottenendo la maggioranza sia al Senato che alla Camera dei Deputati. In un quadro politico nazionale sostanzialmente negativo il Partito Democratico ha ottenuto l’elezione dell’economista cremonese Carlo Cottarelli come senatore per la Regione Lombardia nella quota proporzionale.
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Elezioni comunali: a Corte de’ Frati e Persico Dosimo vincono le liste civiche sostenute dal PD. A Soncino riconfermato il sindaco uscente
Le elezioni amministrative del 20-21 settembre 2020 hanno visto, in Provincia di Cremona, la vittoria dei candidati e delle liste civiche sostenute dal Partito Democratico in due Comuni sui tre chiamati alle urne. A Corte de’ Frati infatti l’unico candidato Giuseppe Rossetti è stato proclamato sindaco avendo superato il quorum di partecipazione e di voti validi espressi, mentre a Persico Dosimo ha vinto Giuseppe Bignardi della lista “Bene Insieme” con il 58,30% dei consensi.
Le elezioni comunali a Soncino invece si sono risolte con una riconferma netta del sindaco uscente di centrodestra Gabriele Gallina. Il segretario provinciale PD Vittore Soldo ha così commentato l’esito elettorale sul territorio: “Bene Corte de’ Frati, dove è stato eletto Giuseppe Rossetti di cui ci si aspettava l’esito ma che ha dovuto aspettare il raggiungimento del quorum. L’augurio di un buon lavoro a lui e a Rosolino Azzali: sono certo che proseguiranno il buon lavoro fatto in questi anni. Bene anche Persico Dosimo: a Beppe Bignardi vanno le mie congratulazioni e anche a lui il buon auspicio di un lavoro proficuo (insieme alla sua squadra) per il bene del paese e del territorio circostante. Purtroppo è andata male a Soncino dove la lista “Uniti per Soncino” perde nettamente. Questo progetto ha preso forma tardi, quasi a ridosso della scadenza elettorale: c’è stato oggettivamente poco tempo per poter essere conosciuto e spiegato in paese. In una sfida così polarizzata, poi, gli elettori di entrambe le parti si sono voluti riconoscere solamente nella loro proposta politica di partenza e credo sia influito anche questo sull’esito finale del voto. Alla candidata sindaco Daniela Cavati va tutto il mio ringraziamento per aver dato un volto pulito e nuovo al progetto, oltre che per essersi spesa senza riserve in campagna elettorale. Lo stesso ringraziamento va anche a tutti i candidati in lista che hanno lavorato credendo in una proposta che non si ferma a questa esperienza, ma da qui inizia la sua strada. Da qui, ora, si deve ripartire!”
Referendum, vittoria del Sì: in Provincia di Cremona la riforma costituzionale è stata approvata con il 70% dei consensi
La riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari è stata approvata da oltre il 69% degli elettori in tutta Italia. L’affluenza alle urne ha superato il 53% a livello nazionale, un dato importante di partecipazione considerata la situazione di emergenza sanitaria in corso. In Provincia di Cremona, a fronte di un’affluenza del 52,88% degli elettori, il referendum confermativo ha visto la netta affermazione del Sì con oltre il 70% dei consensi. Vittoria del Sì anche in tutti i principali Comuni del territorio: Cremona 65,04%, Crema 65,67%, Casalmaggiore 69,39%, Soresina 71,44% e Castelleone 71,37%.
Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico di Cremona, ha commentato con una nota stampa il risultato della consultazione referendaria:
L’analisi dell’esito del voto al referendum costituzionale credo debba partire dall’affluenza. La maggioranza degli italiani si è regolarmente recata alle urne, anche nella nostra Provincia, e questo è un buon dato. Tuttavia credo che un’ulteriore, più forte, partecipazione sia stata un po’ limitata da due questioni concomitanti: il Covid e l’insufficiente dibattito pubblico sul quesito referendario, dipeso (per buona parte) anche dal posizionamento piuttosto “timido” dei partiti politici nazionali.
Il Partito Democratico, a livello nazionale, ha sostenuto le ragioni del Sì a questo referendum, non senza distinguo importanti (di cui si deve comunque tenere conto). Io stesso, come dichiarato tempo fa all’Assemblea provinciale PD di Cremona, ho sostenuto il Sì: una scelta consapevole che arriva dalla mia profonda convinzione della necessità di avviare da qui un completo percorso di riforme, partendo dal superamento del bicameralismo paritario (non contemplato in questa proposta). Non mi sfugge però che una percentuale significativa di elettori ha mostrato molte perplessità verso questa riforma, a conferma di quando sottolineavo in precedenza. Partendo dal rispetto per le posizioni di tutti, mi aspetto che si tenga comunque conto, in sede parlamentare e politica, anche delle ragioni del fronte di chi si è opposto a questa riforma. Se una lettura complessiva si deve fare, questa deve partire da una domanda che accomuna i due schieramenti che si sono contrapposti in questa campagna referendaria: la richiesta di rigore e serietà verso le riforme istituzionali è assolutamente diffusa e deve essere seguita nel rispetto della volontà popolare. Ora occorre pertanto proseguire con una riforma meno parziale e più complessiva delle istituzioni, cercando di allargare il più possibile la discussione a tutte le forze politiche e sociali. Fermarsi al solo taglio dei parlamentari ha un valore puramente velleitario e simbolico, serve ben altro per riformare profondamente il nostro Paese e le proposte presentate dal Partito Democratico in parlamento vanno nella direzione giusta.
Credo che con il risultato di oggi si confermi la richiesta di un vero cambiamento, che però debba partire dalla giusta interpretazione del messaggio che ha accompagnato la preannunciata vittoria del Sì. Credo sia sbagliato affermare che la maggior parte dell’elettorato italiano sia mosso solo da un sentimento di antipolitica. Con questo risultato referendario gli elettori hanno mandato innanzitutto un messaggio alla politica tutta per un cambio di passo generale, non solo dal punto di vista delle riforme elettorali. La crisi economica del 2008 e poi il Covid, con le sue conseguenze sociali, hanno esasperato le grandi fragilità a cui siamo esposti. Ora più di prima si chiede alle istituzioni di poter essere capaci di rispondere ai rapidi mutamenti a cui abbiamo assistito: la politica tutta si deve quindi far carico di questa domanda anche perché le prossime sfide a cui siamo chiamati a rispondere sono tutt’altro che semplici. I cambiamenti climatici, la crisi demografica ed i repentini mutamenti nel mondo del lavoro tra automazione e nuove tecnologie richiedono istituzioni all’altezza del compito.
Vittore Soldo – Segretario Provinciale PD Cremona
Ecco i risultati definitivi in tutti i Comuni della Provincia di Cremona: Referendum 2020 – Risultati Prov. Cremona
Galimberti rieletto sindaco a Cremona. Una splendida vittoria!
Gianluca Galimberti ha vinto nettamente il ballottaggio contro Carlo Malvezzi ed è stato confermato sindaco di Cremona. Una bella vittoria del centrosinistra, che si è imposto con il 55,94% dei consensi con un distacco di quasi 4.000 voti dal candidato del centrodestra (17.245 voti contro 13.580). Soddisfazione da parte di tutto il Partito Democratico locale, che si è riconfermato primo gruppo consiliare della città forte di oltre il 30% dei suffragi ottenuti al primo turno due settimane fa.
Nella serata di domenica 9 giugno, appena i risultati sono apparsi incontrovertibili, Galimberti si è recato nella sede del comitato elettorale in Largo Bocaccino, dove già si era radunata una folla di sostenitori per festeggiare la vittoria. Il sindaco rieletto ha voluto ringraziare i presenti e lanciare un messaggio a tutta la città: “Ha vinto la Cremona di speranza e di entusiasmo che guarda al futuro. Dopo la vittoria del primo turno, ecco la conferma. Ne siamo orgogliosi. Grazie a chi ha votato per noi, a chi ci ha riconfermato fiducia, e grazie anche a chi non ha votato per noi. A tutti dico che mi impegnerò fino in fondo, con tutte le mie forze, a servizio di questa nostra bellissima città che ha fatto tanto ma che può fare ancora e meglio. Ringrazio Malvezzi e tutti gli altri candidati sindaci per essersi messi in gioco, per averci messo la faccia: chi si candida si assume una responsabilità e questa assunzione di responsabilità va apprezzata comunque. E il grazie più grande è a voi, a tutti quelli che si sono impegnati in questi mesi, che hanno dedicato tempo e impegno. Siete fantastici! E quanti giovani. E tante donne e uomini di questa città. E voi rappresentate un fatto bellissimo di questa campagna: il vento di partecipazione che si è alzato fortissimo. L’amicizia civile che è nata e ha come scopo solo il bene comune della città.
“Vi chiedo di non lasciarmi solo. – ha proseguito il primo cittadino di Cremona – Siamo una squadra e ho bisogno di voi. Vi chiedo la pazienza della costruzione dei tasselli che fanno i progetti, vi chiedo di avere insieme sempre, sempre in mente il bene di tutti. Vi chiedo la vostra passione, le vostre idee, le vostre critiche, il vostro entusiasmo. Ho bisogno di tutti voi perché le cose si fanno insieme anche nei prossimi cinque anni! Occorre costruire una logica di partecipazione ampia che parta da questa rete profonda di amicizia civile che abbiamo messo in piedi insieme. Festeggiamo questo risultato che non è per noi un arrivo ma un nuovo inizio. Abbiamo un sacco di cose da fare. Ci mettiamo subito al lavoro per la nostra città. Per servirla ancora con serietà, con parole civili, con entusiasmo. Senza personalismi ma con spirito di servizio, guardando sempre al bene comune!”
Nell’altro ballottaggio previsto in Provincia di Cremona, il sindaco uscente di Casalmaggiore ha battuto il candidato di centrosinistra Fabrizio Vappina: Filippo Bongiovanni si è imposto con il 54,47% dei voti. Il candidato sconfitto ha augurato buon lavoro al primo cittadino eletto e ha assicurato un’opposizione attenta e puntuale, con una bella squadra in grado di controllare bene l’azione di chi amministrerà il Comune.
Europee: PD secondo sul territorio provinciale. Elezioni comunali: Cremona e Casalmaggiore al ballottaggio
Alle elezioni europee 2019 il Partito Democratico si mantiene al secondo posto in Provincia di Cremona, ottenendo 38.062 voti (pari al 20,41% dei consensi) e incrementando la propria percentuale rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno. In linea con il dato nazionale, il PD è andato sensibilmente meglio nelle città e nei centri maggiori rispetto ai paesi più piccoli: a Cremona la percentuale dei democratici è stata del 27,39%, mentre a Crema del 26,00%. Tra i candidati hanno ottenuto maggiori preferenze il capolista Giuliano Pisapia (4.680 voti), Irene Tinagli (1.850) e Pierfrancesco Majorino (1.168).
Alle elezioni amministrative da registrare la netta crescita del centrosinistra rispetto ai dati delle europee. Nella città di Cremona la coalizione a sostegno del sindaco Gianluca Galimberti ha ottenuto il 46,37% dei voti, staccando il candidato di centrodestra del 5% .Nel capoluogo provinciale la lista PD ha aumentato i propri consensi fino a superare il 30%. Si andrà al ballottaggio anche nel Comune di Casalmaggiore dove il distacco tra il sindaco uscente Filippo Bongiovanni e il candidato di centrosinistra Fabrizio Vappina è molto risicato. Il voto di ballottaggio è previsto per domenica 9 giugno: l’impegno del Partito Democratico per vincere in entrambe le città sarà massimo nei prossimi giorni, con la prevista mobilitazione di tutti i candidati, i militanti e i sostenitori del territorio.
Ecco la tabella con i risultati in Provincia di Cremona, suddivisi per Comune: Europee 2019 – Risultati Cremona