Il gruppo regionale del Partito Democratico, in diretta Facebook dal Pirellone, ha tenuto una conferenza stampa in merito all’emergenza Covid-19 in Regione Lombardia. “Proprio oggi, giornata mondiale della Salute, avevamo chiesto che si svolgesse un consiglio straordinario per confrontarci finalmente con la maggioranza, ma dal momento che ci è stato negato, abbiamo deciso di raccontare le nostre proposte alla stampa” dice il consigliere regionale Matteo Piloni che riassume poi gli interventi degli altri consiglieri PD.
La giunta regionale guidata dal Presidente Fontana non ha ancora capito che questa battaglia si vince nei territori e non dentro i palazzi: “Per la cosiddetta fase due, per uscire dall’emergenza – prosegue Piloni – dobbiamo innanzitutto scongiurare false ripartenze e predisporre un piano vero per conoscere ciò che ancora non conosciamo, quindi bisogna innanzitutto effettuare i tamponi a tutto il personale sanitario e a tutti i pazienti, anche nelle Rsa, e sanificare tutte le strutture. Bisogna predisporre un piano di tamponi anche per i familiari di coloro che si infettano, isolando eventuali focolai, e nei luoghi di lavoro destinati alla riapertura, così come stanno chiedendo in questi giorni i medici e le loro organizzazioni. Contemporaneamente, bisogna potenziare la rete di medicina territoriale, quindi le Usca, le cosiddette Unità Speciali di Continuità Assistenziale, che oggi sono troppo poche, un numero risibile rispetto alla nostra popolazione. Nella nostra provincia, per esempio, che conta 360mila abitanti, sono solo 3 e mezzo (Crema, Soresina, Cremona e Viadana che è in provincia di Mantova ma copre il casalasco) con circa 8 medici. E si deve potenziare poi la medicina di base, i medici e la strumentazione che permette la loro connessione alla piattaforma di telemedicina, privilegiando la cura domiciliare con un immediato e costante monitoraggio. Insomma, per poter ripartire è necessario governare l’infezione e per poterlo fare ci vuole un presidio sanitario territoriale capillare e funzionale”.
All’emergenza sanitaria si affianca, speculare, quella economica: “La nostra proposta – spiega Piloni – prevede la costituzione, urgente, di una cabina di regia che, unendo politica e scienza, costruisca un piano industriale regionale completamente nuovo, che tenga conto delle peculiarità di tutti i territori a livello provinciale. A dire il vero serve una cabina di regia in ogni provincia, perché la Lombardia non è tutta uguale e i territori, anche in questa emergenza, hanno vissuto situazioni assai differenti– sottolinea Piloni e conclude – saranno dunque necessari, da parte di Governo e Regione, interventi straordinari per i territori maggiormente colpiti come il nostro”.