Servizio Idrico. Il passo in avanti più importante.
Lunedì scorso i sindaci soci hanno dato il via libero definitivo al progetto di fusione per la società unica dell’acqua. Una scelta importante, che conclude un percorso cominciato alcuni anni fa e che vedrà entro la fine dell’anno la costituzione della società che gestirà il servizio idrico in provincia di Cremona.
Una scelta che avrà ricadute positive per il territorio e per i cittadini. In molti parlano di ‘spending review’ ma in pochi la praticano: il Gruppo Padania Acque in questi anni, su forte indirizzo dei Sindaci Soci, ha modificato la sua articolazione riducendo le aziende da 6 a 2 e, con la decisone di Lunedì, ad una sola Azienda con risparmi per oltre 300.000 Euro annui. Lo si è fatto non solo quale buona pratica di amministrazione efficiente, ma anche per forti motivazioni economiche in sintonia con la regolazione tariffaria e le norme del settore.
Una struttura patrimoniale forte (oltre 40 milioni di patrimonio netto), una struttura radicata nel territorio, un’unica azienda con competenze (170 dipendenti) e valori pubblici da promuovere, investimenti e lavoro per un territorio: sono questi gli elementi che qualificano il progetto dell’azienda Gestore Unico del Servizio idrico integrato.
Un progetto necessario che punta al la qualità del servizio e a tariffe contenute. La fusione di Padania Acque e Padania Acque Gestione contribuisce notevolmente a conseguire l’obiettivo di essere adeguati e finanziabili, a condizioni sostenibili e agevolate. Con la decisione presa i Sindaci, in tempi brevi e senza rischi particolari, hanno concretamente contribuito alla realizzazione di una parte del Piano d’Ambito creando i presupposti fondamentali per migliorare la qualità del servizio idrico con risorse da subito disponibili.
La Società, nell’aggregare i rami idrici aziendali e superando le gestioni in economia dei Comuni, ha generato efficacia ed efficienza. I frutti si sono avuti (1 milione di utile netto al 31/12/2014) e si avranno a partire dal 2015, visto che l’affidamento è stato dato nell’ottobre 2014, mentre i progetti avviati sono più di 100 per 30 milioni di euro di cui 12,5 già approvati.
Questi sono solo alcuni dati, insieme ad altri, che dimostrano l’importanza della scelta fatta.
Spiace riscontrare che non tutti sono d’accordo e hanno deciso di non partecipare all’assemblea. Un vero peccato perché il contributo di tutti potrebbe migliorare ulteriormente processi di per sé già positivi.
Lascio invece in secondo piano documenti e dichiarazioni che nulla hanno a che vedere con l’importanza della decisione presa. Mi auguro possa essere possibile, nelle prossime settimane, una condivisione più ampia soprattutto per la fase di avvio della società che gestirà il servizio nei prossimi anni, concentrandosi tutti nel merito del progetto.
Matteo Piloni – segretario provinciale PD Cremona