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Trenord, Alloni(PD): “Abbonamenti da febbraio più costosi. Doppia beffa per i pendolari quotidianamente in lotta con un servizio ferroviario inefficiente”

“Ancora una volta ci prendono in giro con la storia dell’ennesimo ritocco del prezzo degli abbonamenti ferroviari per un servizio che rimane drammaticamente inefficiente”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni in merito alla delibera regionale del 9 gennaio scorso che prevede un aumento del 4% del costo dei ticket ferroviari dal prossimo 1° febbraio. “Da oggi – spiega – giorno in cui si può rinnovare l’abbonamento per il mese successivo, si dovrà pagare di media dai due euro in più per gli abbonamenti mensili ai 20 euro in più per quelli annuali. Una doppia beffa visto che anche oggi si sono verificati gli ennesimi disastri su diverse linee ferroviarie del sud Lombardia sistematicamente soggette a cancellazioni e pesanti ritardi. I pendolari sono stufi di un sistema che non funziona nel suo complesso – continua – se non è il treno che si ferma è il passaggio a livello che non si abbassa, se servono carrozze nuove si recuperano vecchi treni diesel che necessitano di essere riscaldati già dalle tre di notte per essere pronti per la prima corsa del mattino. Senza investimenti il servizio rimarrà sempre lo stesso, insufficiente e carente ”. Domani mattina il consigliere Alloni prenderà parte ad una manifestazione organizzata dal comitato pendolari per protestare con l’ulteriore aumento dei biglietti a fronte di un servizio ferroviario inadeguato. Appuntamento nella stazione di Crema dalle ore 7.

Alloni(PD): “Nonostante le inefficienze, la Regione rinnoverà per i prossimi 5 anni il contratto di Trenord. Si metta a bando il servizio”

A dicembre scade il contratto di servizio di Trenord. “Che intenzioni ha la Giunta? Di rinnovarlo per altri cinque o di battere altre strade quale ad esempio mettere a gara il servizio come fatto in Emilia Romagna? Lo ha chiesto il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni all’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Alberto Cavalli con un’ interrogazione ad hoc questa mattina in Consiglio regionale. “La risposta dell’assessore non ci ha sorpresi – dichiara l’esponente del Pd – e nemmeno soddisfatti. La Giunta, nonostante i dati dimostrano che il servizio negli ultimi due anni sia peggiorato sensibilmente, preferisce riconfermare Trenord con tutti i suoi limiti con una delibera prevista per fine anno. La strada che noi indichiamo è quella di prorogare il contratto per il tempo necessario ad indire una gara europea così come fatto in Emilia Romagna che ha la possibilità di rinnovare i due terzi del parco rotabile ammortizzando gli investimenti nei prossimi 22 anni e mezzo. Come pensa Regione Lombardia di migliorare la situazione e di fare i necessari investimenti su ferro se il piano industriale è a corto respiro? Cinque anni di contratto sono insufficienti per pensare di dare una svolta ad un sistema ferroviario moribondo”.

Alloni (PD): “Trenord allo sbando e Maroni resta a guardare”

“Solo adesso Maroni si rende conto di avere un ruolo in questa partita?” Così commenta il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni le dichiarazioni del presidente di Regione Lombardia in merito alla nomina del nuovo amministratore delegato di Trenord. “Sono mesi che va avanti questo teatrino – continua – in sei mesi non sono stati in grado di trovare il sostituto di Legnani. E meno male che il 2014, secondo Maroni, doveva essere l’anno del trasporto pubblico locale. Il sistema ferroviario regionale è palesemente inefficiente e a dirlo non siamo noi ma è scritto nero su bianco in una relazione dell’assessorato ai Trasporti. Per Maroni il report non è catastrofico ma i numeri dicono chiaramente che c’è bisogna di una svolta. La soluzione c’è e non bisogna guardare lontano. Si affidi il servizio attraverso un bando di gara europeo, così come fatto dalla vicina Emilia Romagna, che metta a confronto i migliori vettori internazionali. Una strada che permetterebbe di risparmiare e di migliorare il servizio”.

Disagi sulla linea Milano – Cremona – Mantova Alloni(PD): “La misura è colma. La Giunta indìca subito un Tavolo regionale a Cremona concordato con gli enti locali e i pendolari” A. Manfredini (PD): “Attendiamo risposte dall’assessore Cavalli”

“Un’ora e 39 minuti di ritardo. Questo è solo l’ultimo caso di inefficienza che si registra quotidianamente lungo la linea Milano – Cremona – Mantova. La misura è davvero colma, la Regione deve iniziare ad affrontare seriamente la questione e invertire il trend negativo che da sempre caratterizza il Sud Lombardia”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni in merito ai disservizi verificatisi ieri lungo la linea Milano – Cremona, e più precisamente sul treno n. 2663, che hanno costretto i numerosi pendolari a rimanere in balia di Trenord per ben tre ore.
“Nonostante l’immissione di due nuovi treni, come si può ben notare, la situazione non è affatto migliorata – spiega Alloni – è più che evidente che non è così che si affronta seriamente il problema della mobilità e del servizio ferroviario in Lombardia. Serve un progetto ampio e lungimirante che al momento non è nemmeno abbozzato. Siamo fermamente convinti che un rinnovamento deve passare necessariamente attraverso la messa a bando del servizio che porti alla previsione di rinnovo dei due terzi della flotta, cioè 200 treni. La Giunta invece è sorda ai richiami, non dico nostri, ma di tutti i pendolari e gli enti locali che si trovano ad affrontare quotidianamente quelle che ormai non sono più nemmeno emergenze. Vorrei poter discutere di tutto questo quanto prima in una riunione del “Quadrante ferroviario”. Chiedo pertanto all’assessore regionale Cavalli di indìre un Tavolo questa volta però da tenere sul territorio, a Cremona, e non come solitamente avviene a Palazzo Lombardia. Mi auguro che il tutto venga fatto in maniera concordata con i sindaci e i pendolari onde evitare che si ripeta quanto successo l’ultima volta quando mancavano i diretti interessati”.

Anche il Comune di Cremona ha scritto nei giorni scorsi una lettera all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli e al presidente Maroni per chiedere un incontro sul tema. “Il problema è grave – dichiara l’assessore comunale con delega alla mobilità Alessia Manfredini – e come tale va affrontato coinvolgendo gli interlocutori a tutti i livelli. Come comune di Cremona ci siamo fatti promotore di incontri sul tema con gli amministratori delle città capoluogo delle province limitrofe. Adesso attendiamo una risposta dalla Regione per concordare azioni mirate e condivise. Auspichiamo che arrivi quanto prima”.

Linea Mantova-Cremona. Carra e Alloni(PD): “Bene il protocollo d’intesa ma noi vogliamo sapere quando verranno eliminati i passaggi a livello e fatto il raddoppio del binario”

Con una conferenza stampa tenutasi questa mattina al Pirellone il gruppo regionale del Pd ha presentato il proprio piano della mobilità in alternativa alla gestione “insoddisfacente” della Giunta Maroni. “Con il nostro piano della mobilità sfidiamo l’assessore Cavalli e il governatore Maroni” precisa il consigliere regionale del Pd Marco Carra, intervenuto in conferenza stampa per portare le istanze del territorio mantovano, che spiega: “è un vero e proprio programma di legislatura lungimirante che guarda da qui a vent’anni. La regione ha deciso senza confrontarsi con la commissione competente di rinnovare il contratto di servizio a Trenord allo stesso prezzo, ovvero 400 milioni di euro, e senza chiedere particolari modifiche nella gestione nonostante questa sia insufficiente. Apprezziamo il mea culpa fatto questo pomeriggio in commissione dall’assessore, da Trenord ed Rfi che hanno ammesso la situazione disastrosa in cui versa la linea Milano – Cremona – Mantova – continua – ma adesso vogliamo vedere i fatti. Questa mattina è stato presentato alla stampa il protocollo d’intesa tra Regione ed Rfi si tratta di interventi annunciati già due anni fa e che ancora oggi non sono accompagnati da un crono programma. Noi vogliamo sapere quando verranno eliminati i passaggi a livello e in quanti anni si farà il raddoppio della linea. Anche oggi pomeriggio a domanda diretta non abbiamo avuto una risposta chiara”.
Tre i punti principali della “riforma” proposta dal Pd: l’affidamento del servizio a una società, anche diversa da Trenord, attraverso un bando di gara europea, l’utilizzo di fondi europei (Fondo per lo sviluppo e la coesione) per particolari interventi infrastrutturali quali doppi binari, eliminazione dei passaggi a livello, ammodernamento del materiale rotabile e mobilità dolce che punta all’intermodalità ferro – gomma, ed infine l’introduzione del titolo unico di viaggio in formato elettronico valido per tutto il trasporto pubblico regionale soprattutto in vista dell’Expo.
“Mettendo a gara il servizio – ha spiegato il collega Agostino Alloni – noi proponiamo di predisporre un piano industriale con una previsione del rinnovo del 60% del parco rotabile (200 treni che si andrebbero ad aggiungere ai 62 nuovi treni annunciati dalla Giunta e ai 70 già adeguati) per un investimento di 1 miliardo e 600 milioni di euro da recuperare con un piano di ammortamento in 22 anni. Dal 1 gennaio 2016 sarebbe quindi possibile prevedere il rinnovo di 330 treni. Non ci stiamo inventando nulla di nuovo – continua – è una strada che altre regioni stanno percorrendo quali Toscana, Veneto ed Emilia Romagna la quale ha già previsto la sostituzione in 30 mesi dell’80% della flotta verificando la disponibilità economica di banche e aziende private che hanno partecipato al pre bando. Cambiano 75 treni con un piano industriale che prevede il rientro dell’investimento di 600 milioni di euro in 22 anni. Se può farlo una regione che ha un terzo del numero di pendolari della Lombardia non capiamo perché la Giunta di ostini a non valutare strade alternative alla gestione unica di Trenord”.