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Ospedale di Cremona, Soldo: “Ben venga il confronto, ma la vera priorità è investire sulla sanità di prossimità”

Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico, è intervenuto nuovamente sulla proposta per un nuovo ospedale di Cremona, a seguito di notizie che parlano di un’accelerazione da parte di Regione Lombardia su questo progetto. Questa proposta era stata lanciata a suo tempo da Massimiliano Salini, eurodeputato e coordinatore di Forza Italia in Lombardia e la linea del Partito Democratico era stata quella di un’apertura del confronto, con l’obiettivo però di concentrare prima l’attenzione e le risorse sul miglioramento del servizio sanitario e sulle criticità del sistema di prossimità territoriale. Ecco la nota stampa integrale del segretario provinciale PD:

Ben venga il confronto sulla Sanità che vogliamo per la Provincia di Cremona. Il Partito Democratico, c’è e c’è sempre stato a quel tavolo ideale che vorrebbe pensare le infrastrutture strategiche finalizzate a tenere insieme il territorio e a rilanciarne la crescita. Bene che adesso anche altre forze politiche si siano convinte che serve un patto di territorio per la nostra Provincia. Bene che si inizi dalla sanità. Mi permetto di far presente che fuori dalle contingenze e al netto dell’epidemia che abbiamo subito, parlare di un nuovo ospedale rischia di essere un modo superato di discutere di sanità e i 100 e passa giorni di emergenza ce lo hanno fatto capire molto bene. Non sto dicendo che non si debba intervenire sulle strutture ospedaliere, anzi. L’ospedale di Cremona ha grandissime criticità infrastrutturali che pesano anche sul lavoro di medici e operatori sanitari, ed è bene che una città e il suo territorio pongano la questione a cui va data risposta. Se però siamo d’accordo nel camminare tutti insieme e se di investimenti si deve discutere, magari sarebbe il caso di confrontarci su ciò che più è mancato alla Sanità cremonese durante l’emergenza Covid ovvero di una struttura sanitaria che avrebbe potuto evitare che la malattia provocata dal virus, si acuisse al punto da richiedere l’ospedalizzazione dei pazienti. Questa struttura, che adesso manca, ha un nome. Si chiama “sanità di prossimità” o “territoriale” e prevederebbe una forte riorganizzazione e potenziamento della medicina di base con cui fare prevenzione, presidio e cura. Una sanità che avevamo e che nel tempo, invece, è stata smantellata. Contestualmente sia benvenuto il confronto se sia più sostenibile la spesa di un nuovo ospedale piuttosto che la rigenerazione dello stesso ma si parta dal ragionare sulle priorità e su quello che è drammaticamente mancato.

Oggi al centro deve essere messo il modello di sanità che vogliamo che non deve vedere gli ospedali come unici attori ma come protagonisti insieme ad altre realtà di una medicina di territorio che non solo curi le persone ma che sappia prendersene cura. Interpreti forte di questa nuova comune assonanza devono essere certamente i partiti ma penso che, in primis, si debbano valorizzare gli attori che già governano il territorio e che sono preposti a fare da raccordo tra i diversi livelli istituzionali, le categorie economiche e i cittadini. Tra questi attori, uno su tutti è sicuramente la Provincia con il suo Presidente e con i Consiglieri che sono anche amministratori locali e rappresentano tutte le specificità della nostra provincia. Poi vanno benissimo tutti i tavoli che servono per fare in modo che questo territorio si rimetta a correre e goda di crescita diffusa, sostenibile e soprattutto consapevole.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona

Ospedale di Cremona, Soldo (PD): “Bisogna aprire un confronto serio sulla sanità territoriale”

Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico, è intervenuto sulla proposta lanciata da Forza Italia per un nuovo ospedale di Cremona, da realizzare con i soldi del Mes. Questa proposta è stata lanciata da Massimiliano Salini, eurodeputato e coordinatore di Forza Italia in Lombardia, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che nel pomeriggio di martedì 28 aprile è in visita proprio a Cremona. Ecco la nota stampa integrale del segretario provinciale PD:

La sanità lombarda ha bisogno di presidi e strutture territoriali e intermedie e di rendere più efficace il presidio dei medici di base e non di strutture faraoniche o di cattedrali nel deserto. Abbiamo veramente bisogno di un ospedale nuovo fiammante o avremmo bisogno di darci delle priorità vista l’evidente stato di sofferenza in cui la sanità lombarda è caduta per l’emergenza Coronavirus Progetti faraonici e cattedrali nel deserto o una sanità che funzioni e vicino al cittadino? Leggo le dichiarazioni degli esponenti di Forza Italia cremonesi e provo a portare alcune riflessioni rispetto al tema. Fa piacere che Forza Italia chieda che vengano fatti degli investimenti sulle strutture sanitarie della Provincia di Cremona. Fa piacere che lo facciamo proprio loro che discendono dalla famiglia politica di Formigoni e che hanno condiviso la riforma della sanità regionale di Maroni. Fa ancora più piacere perché questa proposta arriva dagli stessi esponenti che fino a poco tempo fa dichiaravano che si sarebbero dovuti tagliare alcuni reparti (vedi questione UTIN) per concentrare fondi e attenzioni ad alcune specializzazioni a discapito di altre. A questo punto però si impone una riflessione proprio dopo quello a cui abbiamo assistito con l’emergenza Covid-19. Riflessione che va estesa a tutte le forze politiche provinciali: non sarebbe il caso di aprire un confronto serio sulla sanità territoriale e per il momento smettere di lanciare proposte ambiziose e costose che vanno sempre nella stessa direzione di favorire i presidi ospedalieri e non tengono conto degli evidenti limiti della sanità lombarda che sono emersi con l’emergenza Coronavirus?

Non sono e non siamo contrari a priori alla proposta formulata da Forza Italia. Sappiamo benissimo che l’ospedale di Cremona ha bisogno di fondi per l’adeguamento delle strutture. Ad oggi però sappiamo anche che una delle cose che è mancata alla sanità lombarda (ed in particolare a Cremona) perché ci fosse una risposta più efficace al Coronavirus sono le strutture di sanità territoriale e prossimale, così come è mancata una forte risposta da parte dell’importante presidio dei medici di base, quasi abbandonati a loro stessi nell’emergenza; quando invece, se messi in condizione, avrebbero potuto contribuire in modo significativo a contenere il contagio e lo stress sugli ospedali e sul personale sanitario. Allora, forse, prima di pensare e chiedere un nuovo e bellissimo ospedale (rispetto al quale non abbiamo preclusioni) non sarebbe il caso di ripensare l’organizzazione e i presidi sanitari sul territorio, partendo proprio da cosa non ha funzionato nella drammatica emergenza del Covid-19 e su quanto, dell’esistente, ha funzionato ed è perfettibile. La risposta lombarda al Coronavirus è stata esclusivamente l’ospedalizzazione dei cittadini contagiati, in situazione di decorso della malattia ormai avanzato. Questo perché i medici di base non erano nelle condizioni di fare presidio e contenere il contagio e soprattutto perché non esistevano strutture sanitarie intermedie e di prossimità che potessero coadiuvare gli stessi medici di base ad assistere e a curare i pazienti a domicilio ed evitare il collasso degli ospedali e dei reparti di terapia intensiva. Faccio inoltre notare che portare avanti la richiesta di un nuovo ospedale nel capoluogo provinciale può essere giusta e importante, ma siamo sicuri che faccia veramente il bene di tutto il territorio e non rischi di impoverire i presidi ospedalieri di Crema e di Casalmaggiore? E poi forse non sarebbe il caso di ripensare la sanità lombarda anche in funzione di quelli che erano i limiti prima dell’emergenza, ovvero le code per esami specialistici e interventi?

Io personalmente credo che se dobbiamo ripartire più rigorosi e più seri lo si debba fare anche e soprattutto dalla proposta politica: fermiamoci un momento e non ricominciamo a dover rincorrere visibilità e spazio sui giornali. Proviamo a fare il vero bene del territorio. I limiti della nostra Provincia li conosciamo bene ormai e li conosciamo tutti: vogliamo provare, per una volta, visto il dramma a cui abbiamo assistito (…e ancora in corso), a condividere le soluzioni e a lavorare insieme in un percorso che non debba portare solo ed esclusivamente ad un ritorno elettorale o di propaganda? Se ci fosse la disponibilità, tra forze politiche di diversi schieramenti, a ripensare l’organizzazione della sanità sul territorio, il Partito Democratico farà la sua parte con generosità e rigore. Chiediamo che tutti facciano lo stesso, convinti che la riposta migliore non può arrivare da una sola forza politica ma dal lavoro di mediazione e costruzione di una proposta di sanità che risponda veramente alle esigenze di tutto il territorio.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona

25 Aprile: Festa della Liberazione

Il 75° anniversario della Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista accade in uno dei periodi più difficili della storia italiana, almeno nel secondo dopoguerra. Tuttavia, mai come in questo momento, il nostro Paese ha bisogno di ricordare l’importanza e il significato di questo giorno di liberazione: l’emergenza sanitaria e le sue conseguenze economiche e sociali richiedono concretezza, unità d’intenti e senso della comunità.

Su indicazione della Prefettura, nel pieno rispetto delle misure igienico-sanitarie per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus, quest’anno sono vietati assembramenti e cortei. Le cerimonie ufficiali, in tutti i Comuni della Provincia di Cremona, si terranno con la sola presenza dei sindaci, senza la presenza del pubblico. Tuttavia il 25 aprile la cittadinanza è invitata a rendere visibile l’adesione a quei valori di pace, libertà e democrazia che l’esperienza della Resistenza ci ha tramandato.

Il Partito Democratico di Cremona, aderendo all’appello dell’Anpi, invita iscritti e simpatizzanti a celebrare la Festa della Liberazione ognuno dalla propria abitazione, distanti ma uniti: sabato 25 aprile, alle ore 15.00, i cittadini sono invitati ad esporre il tricolore da finestre e balconi di ogni casa, intonando dove possibile la canzone “Bella Ciao”.

In occasione del 75° anniversario della Liberazione, il segretario provinciale PD Vittore Soldo ha scritto una lettera a tutti gli iscritti della Federazione di Cremona, con una riflessione sul significato del 25 aprile anche in questo periodo di grande difficoltà: Lettera 25 Aprile 2020

Da Regione Lombardia polemiche inopportune: nessuno si salva da solo in questa emergenza

Suscitano stupore e sconcerto le dichiarazioni dell’assessore regionale al bilancio Davide Caparini, che in una conferenza stampa presso la sede di Regione Lombardia ha attaccato, con termini inappropriati e inopportuni, il lavoro fatto finora da governo e Protezione Civile nazionale. Dichiarazioni strumentali e pretestuose, all’insegna della polemica e della propaganda di parte, quando invece servirebbe unità e senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni.

Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico di Cremona, ha diffuso una nota stampa sulla questione: “L’assessore Caparini si manifesta con dichiarazioni inopportune, visto il periodo. Di più, inadeguato al suo ruolo e anche alla comprensione di quello che sta accadendo. Nessuno si salva da solo, nessuno può pensare di salvarsi da solo. C’è bisogno di tutte le istituzioni, dai comuni fino all’Unione Europea. Chi in Regione continua a rivendicare risultati per sè scaricando i problemi sugli altri non fa un buon servizio alla causa della lotta al contagio. Quando avremo superato l’emergenza, non adesso, bisognerà discutere di quella che doveva essere un’eccellenza, la Sanità Lombarda e che invece sta dimostrando dei limiti evidenti: mancanza di presidi territoriali diffusi, ospedalizzazione spinta e poca attenzione alla realtà delle RSA e dei medici di base. Oltretutto faccio presente che anche a Cremona bisognerà cercare di assistere i malati di Covid a casa loro, con strumentazione e presidi che lo consentano. Lo Stato c’è, sta portando quotidianamente mascherine, ventilatori e altro materiale e Caparini lo sa bene. Lo Stato ha messo in campo impegno e risorse per andare incontro ai più deboli e alle aziende. Dire che lo Stato non c’è non è solamente una bugia inutile, è un brutto fallo di reazione che bisognerebbe saper evitare se si è amministratori pubblici. Lasci perdere la propaganda: non serve mai, tanto meno in questo periodo. Serve la Politica. Anche perché verrebbe smentito. Caparini sa bene infatti che i sindaci della Lega erano contrari alla zona rossa nella bergamasca, così come importanti esponenti leghisti di quel territorio. Tutto questo è scritto nero su bianco, tutto dichiarato – sottolinea Soldo – e se la Regione avesse davvero voluto la zona rossa, magari anche a Cremona, avrebbe fatto come ha fatto l’Emilia Romagna a Medicina. Le decisioni si prendono non si dichiarano e se ne assume la responsabilità. Il resto è atteggiamento strumentale e pretestuoso. In questo momento serve unità e forte senso di responsabilità e delle istituzioni”.

Anche il consigliere regionale PD Matteo Piloni è intervenuto sul tema dei fondi di solidarietà comunale, dopo alcune dichiarazioni polemiche di Regione Lombardia: ” Mi chiedo come si possa fare polemica anche sui soldi che il governo ha deciso di dare ai Comuni? I Comuni sono in difficoltà e c’è tanta gente che sta facendo molta fatica adesso. Bastano? No. Ne serviranno altri. Ma sono provvedimenti che tracciano la strada giusta. Come si può fare polemica su questo? E quando a farla sono assessori regionali, è inaccettabile. E se a farla sono sindaci è incomprensibile. Piuttosto la Regione faccia anche lei la sua parte – conclude il consigliere Piloni – per le famiglie e le aziende: questa partita la si gioca e vince insieme”.

Emergenza Coronavirus: lettera di Vittore Soldo agli iscritti PD della Provincia di Cremona

Il segretario provinciale del Partito Democratico Vittore Soldo ha scritto una lettera aperta agli iscritti della Provincia di Cremona in merito all’emergenza Coronavirus. Ecco il testo integrale:

Carissime, carissimi,

vi scrivo in queste ore di grande preoccupazione per il momento drammatico che stiamo attraversando al fine di mandarvi un abbraccio di vicinanza e per provare a riunire la nostra comunità, anche solo virtualmente: parenti e amici di tutti noi stanno lottando con un male subdolo e per molti aspetti sconosciuto che minaccia il nostro stile di vita e la nostra consolidata quotidianità. Per questo ribadisco la necessità di rispettare le regole che sanitari e autorità ci hanno dato, perché solo così, tenendo duro, riusciremo ad uscirne quanto prima.

Quanto alla nostra comunità di democratici, ritengo utile riprendere l’iniziativa politica, ricominciando a trovarci attraverso gli strumenti che ci offre la tecnologia, nell’interesse del nostro Paese e della Repubblica nella quale cominciano a serpeggiare tensioni latenti, alcune fisiologiche e altre di natura puramente strumentale. Nonostante questo momento abbia interrotto in maniera drammatica la quotidianità e le nostre abitudini, nell’attesa che tutto si risolva quanto prima, dobbiamo concentrarci su quanto possiamo fare nell’emergenza, ma anche prepararci per quando sarà finita, ripensando e discutendo sulla resa e sulla risposta del nostro modello sanitario a questa emergenza. Il carattere universale ed inclusivo del nostro sistema sanitario nazionale sta mostrando la sua grande forza, seppure nelle inevitabili difficoltà, ma è indubbio che su base regionale stia rivelando dei limiti che, in tempi e momenti opportuni, dovremo discutere per contribuire a risolvere, senza polemiche, le criticità largamente evidenziate. Se i segretari di Circolo e i responsabili dei forum provinciali e cittadini, avessero bisogno di un supporto per organizzare video conferenze, possono mettersi in contatto con la Federazione (via e-mail a: info@pdcremona.it oppure cell. 339/8541475) o direttamente con me affinchè tutti siano messi in condizioni di potersi ritrovare e riprendere la discussione nei nostri Circoli, provando a coinvolgere il più possibile tesserati e simpatizzanti. Con questa modalità, lunedì 30 marzo si riunirà la Segreteria provinciale e a breve proveremo a riunire anche l’Assemblea provinciale. Contestualmente abbiamo fatto in modo che il lavoro che abitualmente si svolge in Federazione possa essere svolto da casa.

Altra cosa rispetto alla quale vorrei mettessimo attenzione e tensione ideale è come possiamo renderci utili in questo momento: come federazione provinciale ci stiamo confrontando e stiamo ragionando per far sentire la nostra vicinanza e il nostro impegno nei confronti di cittadini più esposti ai rischi di questa crisi. Come prima iniziativa abbiamo pensato di predisporre una raccolta fondi per donare dei tablet alle strutture ospedaliere e alle case di riposo del circondario: al momento stiamo consegnando 4 tablet a Cremona Solidale muniti di relative SIM in modo da permettere la comunicazione tra gli ospiti e i parenti che non possono andare a trovare i loro cari. Altri tablet li consegneremo ad altre strutture con cui stiamo dialogando in questo periodo. In funzione di quella che sarà la nostra/vostra risposta a questa raccolta di fondi, valuteremo come proseguire nel tentativo di alleviare le difficoltà di chi, spesso, non ha la possibilità di un contatto umano con i propri cari, neppure negli istanti estremi della vita.

Per partecipare a questa raccolta fondi è possibile effettuare un bonifico bancario presso la BPER BANCA – Agenzia n. 1 Cremona
IBAN: IT12G0538711401000035068939. C/C intestato a: Partito Democratico di Cremona. Causale del bonifico: “Contributo per ausili da donare ad ospedali ed enti pubblici, emergenza Covid-19”.
Se non si può operare da casa per effettuare un bonifico, sarà sufficiente inviare una e-mail a info@pdcremona.it in cui ci si impegni a versare appena possibile il proprio contributo alla Federazione appena le condizioni lo permettano (magari in occasione del rinnovo della tessera 2020); ovviamente specificando l’entità della cifra.

Chiudo ringraziando tutti coloro che in questo periodo hanno un carico emotivo e di impegno altissimo: i nostri sindaci, gli amministratori locali, gli operatori sanitari, medici, infermieri, e ausiliari, così come coloro che stanno lavorando per assicurare i servizi primari al Paese. Ovviamente un ringraziamento particolare a tutto il mondo del volontariato, a quello organizzato e a quello estemporaneo, perché anche l’aiuto di un vicino di casa o di un parente in questo periodo ha un valore inestimabile.

Rimanendo in attesa di un vostro riscontro concreto con una donazione (per chi può ed è nelle condizioni di riuscire a farlo), vi mando un grande abbraccio.
Vittore Soldo – Segretario Provinciale PD Cremona