“Le notizie provenienti dall’Emilia Romagna sono allarmanti: il rapporto della Commissione tecnico scientifica Ichese non esclude una relazione tra il sisma e le trivellazioni. Inoltre, rischia di essere pericoloso anche lo stoccaggio di gas. Forse è il caso di sospendere tutto”, è allarmata la richiesta di Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, a proposito degli impianti di gas di Sergnano e Ripalta, in provincia di Cremona, alla luce delle novità provenienti dalla regione contermine. E non è meno preoccupato per le numerose trivellazioni alla ricerca di idrocarburi presenti sul territorio provinciale.
“Per precauzione, la Giunta regionale lombarda aveva già ritenuto necessario attendere il pronunciamento della Commissione Ichese e, in attesa delle risultanze, era stata decisa la sospensione delle istruttorie in corso per Sergnano e Ripalta, relative alle attività di stoccaggio di gas – fa sapere Alloni –. Lo scopo era proprio quello di definire ulteriori prescrizioni e indicazioni per l’esercizio degli impianti, per una maggior tutela dei territori e delle popolazioni interessate”.
Nel rapporto Ichese emerge “l’esigenza di definire nuove tecniche di monitoraggio e controllo, lo sviluppo di modellistica geofisica e geologica, nuove metodologie statistiche, piani di gestione del rischio con individuazione degli enti e dei sistemi di controllo, programmi di interazione e comunicazione con la popolazione e gli amministratori”, elenca il consigliere Pd in un’interrogazione all’assessore regionale all’Ambiente Terzi.
E a Regione Lombardia chiede se “non intenda adottare provvedimenti sospensivi delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi e stoccaggio di gas naturale nonché delle nuove procedure autorizzative in attesa dell’approfondimento delle tematiche presenti nel rapporto Ichese”.
I dubbi, conclude Alloni, “a noi erano già venuti e lo avevamo fatto presente più volte, considerate le vibrazioni che quelle perforazioni provocano. Non ci resta che invitare la Giunta a sospendere le autorizzazioni già concesse e bloccare quelle in corso”.